archivio

L’edizione 2024

Limiti

Passepartout, il festival culturale della Citta’ di Asti, alla ventunesima edizione offre un ricco programma che tocca come sempre i temi piu’ vari, dalla geopolitica alla storia, passando per economia, societa’, ambiente, musica, fotografia, arte e letteratura. Si svolgera’ da domenica 2 a sabato 8 giugno, organizzato dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti con la Citta’ di Asti e la Regione Piemonte.

Il direttore scientifico Alberto Sinigaglia spiega: “Il titolo Limiti allude all’urgenza di porre i limiti di trattative e di tregue ai due tremendi conflitti – Russia-Ucraina, Hamas-Israele – che producono e morte su confini da sempre contesi. Lo suggeriscono le incalzanti conquiste dell’intelligenza artificiale e i timori che si sostituisca alla nostra creativita’, che addirittura diventi incontrollabile arma di guerra. Per questo la geopolitica e i progressi tecnico-scientifici saranno centrali nella rassegna astigiana. Ma affronteremo altri limiti, augurabili o temibili, che emergono dall’attualita’ in cui viviamo. Limiti non sembri in contrasto con la parola festival, la cui radice, festa, indica positivita’, piacevolezza, sorriso. A Passepartout – come avviene da 21 anni e come apprezza un pubblico crescente – si approfondiranno i temi con serena autorevolezza, relatori di indiscusso prestigio e una positiva idea di futuro”.

Gli ospiti

Diplomatosi alla scuola francese, si laurea con 110 e lode in Scienze Naturali presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” (tesi premiata e pubblicata). Ha poi frequentato diversi corsi di specializzazione presso alcune università statunitensi (Harvard, Columbia University, UCLA).

Per oltre dieci anni ha svolto attività di scavo e di ricerca sul campo alla ricerca dei resti fossili di antenati dell’uomo partecipando a numerose spedizioni internazionali paleoantropologiche in:
– Repubblica Democratica del Congo (Ishango), 1983, 1984.
– Tanzania (Olduvai e Laetoli assieme a Tim White e Don Johanson, gli scopritori del celebre ominide “Lucy”), 1986, 1987, 1988. Gli scavi nella Gola di Olduvai del 1986 portarono alla scoperta dei resti fossili di un ominide vissuto 1,8 milioni di anni fa (OH62), una forma molto arcaica del genere Homo, con un’anatomia che suggerirebbe l’abitudine di salire ancora sugli alberi.
– Sultanato dell’Oman, 1989.
– Etiopia (valle dell’Awash), 1991.
– Mongolia (deserto del Gobi, alla ricerca di resti di dinosauri e di mammiferi primitivi), 1991.

È membro dell’Istituto Italiano di Paleontologia Umana e del Centro Studi e Ricerche Ligabue di Venezia.
Oltre a questa attività di ricerca si è dedicato alla divulgazione scientifica con articoli, libri e trasmissioni televisive.

Giornalista professionista del 1981, dal 2001 al 2006 è stato presidente dell’Associazione stampa toscana e componente del consiglio nazionale della Federazione nazionale della stampa e della Commissione contratto. Dal 2010 è presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana, dal 2018 è presidente della Fondazione dell’Odg. Dal 2012 è anche docente di Comunicazione all’Università di Pisa dipartimento di Civiltà e forme del sapere, e per tre anni ha tenuto anche un corso focalizzato sul giornalismo digitale.

Nel 2013 ha gestito l’esperimento di Digital First per il gruppo Espresso Repubblica alla redazione di Prato e l’anno successivo ha curato l’allargamento dell’esperienza Digital First assumendo anche la guida delle redazioni di Montecatini e Pistoia. Si dedica ai temi delle regole giuridiche e deontologiche della professione giornalistica, con particolare attenzione alla deontologia applicata al mondo digitale e all’etica dell’informazione. Dalla fine del 2021 è presidente dell’Ordine Nazionale dei giornalisti.

Scrittore e giornalista scientifico, è editorialista a La Stampa, dove per 25 anni ha diretto il settimanale Tuttoscienze e collabora con la radio-tv italiana e svizzera. Ha scritto una trentina di libri di divulgazione dedicati all’astronomia, alla questione energetica, alle scienze della Terra, alle telecomunicazioni e alle tecnologie di uso quotidiano. Per sei anni docente a contratto di Comunicazione scientifica all’Università di Torino, dal 2012 insegna in un Master post-laurea dell’Università di Padova.

Dal 1985 organizza mostre scientifiche. Nel 1992 la International Astronomical Union ha assegnato il suo nome al pianetino 4821 scoperto da Walter Ferreri. Nel 2010 ha curato i testi del Museo Lombroso di antropologia, riaperto a Torino dopo molti anni di abbandono. Sempre a Torino nel 2011 ha progettato e realizzato il museo interattivo per bambini XKE’ – Laboratorio della curiosità. Con Piero Angela dal 2018 al 2020 presso il Politecnico ha curato gli incontri “Prepararsi al futuro” rivolti a 400 giovani scelti tra i più brillanti delle scuole torinesi.

Alpinista e giornalista torinese, ha fondato il mensile Alp e la rivista internazionale L’Alpe”. Oggi dirige il trimestrale Turin e collabora con La Stampa. Ha scritto Di roccia e di ghiaccio. La storia dell’alpinismo in 12 gradi (Laterza, 2013) e aggiornato La storia dell’alpinismo di Gian Piero Motti (Priuli & Verlucca, 2013). Ha trattato le Alpi contemporanee ne La nuova vita delle Alpi (Bollati Boringhieri, 2002), Il Cervino è nudo (Liaison, 2008) e Ghiaccio vivo. Storia e antropologia dei ghiacciai alpini (Priuli & Verlucca, 2010).

Ha scritto romanzi ambientati in diversi periodi storici e ha curato i progetti del Museo delle Alpi al Forte di Bard, del Museo interattivo al Forte di Vinadio e del Museo della Montagna di Torino. È vicepresidente dell’associazione Dislivelli.

Elena Cattaneo, farmacologa e biologa, è Accademica dei Lincei e docente all’Università Statale di Milano, dove dirige il laboratorio di biologia delle cellule staminali. Ha pubblicato più di 200 articoli scientifici sulla còrea di Huntington, malattia neurodegenerativa sulla quale lavora con l’obiettivo di rallentarne il decorso o bloccarne l’insorgenza.

Il 30 agosto 2013 è stata nominata dal presidente Giorgio Napolitano Senatrice a vita, terza donna dopo Camilla Ravera e Rita Levi-Montalcini.

Nato alla base del Cervino, è cresciuto sulle sue pareti, secondo dei principi semplici, ma fondamentali per diventare un ottimo alpinista. I cognomi Cazzanelli, da parte di padre, e Maquignaz, da parte di madre, sono legati da più di un secolo al mestiere di Guida Alpina e all’Alpinismo. Dal 2012 è membro della Società Guide Del Cervino.

Ha fatto parte della “Sezione Militare di Alta Montagna del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur”, della Nazionale Italiana di sci alpinismo e attualmente continua a gareggiare nelle più importanti competizioni internazionali di lunga distanza.

Ha esordito come dj nel 1983 alla sede Rai di Torino, e dal 1984 al 1991 ha condotto RaiStereoNotte. Ha lavorato a lungo nei quotidiani e per le principali riviste italiane e internazionali. Sempre in Rai è stato conduttore di programmi radiofonici e televisivi e autore di numerosi programmi, incluso il Festival di Sanremo e Castrocaro.

Tra i suoi lavori teatrali “Da quando a ora in scena” con Giorgio Faletti e “Decamerock” con Mauro Ermanno Giovanardi e Chiara Buratti. Padre del libro-intervista, le sue pubblicazioni si avvicinano al centinaio. Su Virgin Radio conduce Rock & Talk

Laureato in Lettere, è stato assistente universitario e, in seguito, lettore di Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa presso l’Università Cattolica di Milano. Autore di diversi programmi radiotelevisivi come “A video spento”, al cui interno ha avuto un suo spazio chiamato Tv parade, nel 1990 diventa critico televisivo per il Corriere della Sera e, dall’ottobre del 1993 al settembre del 1994, direttore della programmazione radiofonica della RAI.

Dal 1993 al 1995 è stato membro del consiglio della Nuova Fonit Cetra. Attualmente è critico televisivo per il Corriere della Sera, lettore di Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa presso la Cattolica di Milano e lettore di Semiotica dell’audiovisivo presso l’Università Cattolica di Brescia.

Roberto Kolter è un microbiologo di fama internazionale, noto per i suoi contributi pionieristici nello studio della biologia dei batteri, delle biofilm e delle interazioni microbiche. Nato in Messico e cresciuto in Argentina, ha conseguito il dottorato in biologia molecolare presso la University of California, San Diego. Ha lavorato per oltre trent’anni presso la Harvard Medical School, dove ha diretto un laboratorio attivo nella ricerca sulla fisiologia batterica, la comunicazione microbica e la resistenza agli antibiotici.

Autore di centinaia di pubblicazioni scientifiche, ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali per il suo contributo alla microbiologia, tra cui l’elezione alla American Academy of Microbiology. È anche noto per il suo impegno nella divulgazione scientifica, avendo collaborato con musei e progetti editoriali dedicati alla scienza pubblica.

Senior Assistant Professor presso il dipartimento di Giurisprudenza e il centro di ricerca interdisciplinare Alma-AI dell’’Università di Bologna e Part-time Professor presso lo European University Institute (EUI) di Firenze, si occupa di Intelligenza Artificiale, Etica e Diritto. Nel 2016 ha conseguito un dottorato di ricerca in Law Science and Technologies presso l’Università di Bologna.

Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca nazionali, anche internazionali. Attualmente è Principal Investigator del progetto EQUAL (EQUitable ALgorithms) PRIN2022, volto a promuovere l’equità e a contrastare la discriminazione algoritmica attraverso le norme e l’intelligenza artificiale stessa. Oltre ad aver curato diverse pubblicazioni, ha sviluppato sistemi di intelligenza artificiale in campo giuridico.

Direttore de La Stampa, ha iniziato la carriera giornalistica nei giornali e nelle televisioni locali, passando poi al Corriere dello Sport-Stadio a Roma. Passato a La Stampa, ha fatto il capo dello sport, della cronaca di Torino, il caporedattore centrale, il corrispondente da Londra, il giornalista parlamentare, il capo della redazione romana e del desk inchieste, fino ad esserne prima vicedirettore e oggi direttore.

Giornalista, conduttore televisivo e radiofonico, dal 1981 al 1984 è conduttore e autore della famosa trasmissione di Rai1 “Mister Fantasy” dedicata alla videoarte e al videoclip e dal 1995 al 2002 conduce MediaMente per Rai Educational. Tra le sue numerose pubblicazioni legate alla critica musicale, Dear Mister Fantasy (Feltrinelli, riedito nel 2020), e il più recente Vivo dal vivo 2010-2023 (Rizzoli). Dal 2022 partecipa al tour teatrale Magical Mistery Story – The Beatles live again sulla storia dei Beatles con la band The Beatbox, che nelle scorse settimane ha raccolto grande successo anche al Teatro Alfieri di Asti.

Storico, è ordinario di Storia del cristianesimo nell’Università di Modena-Reggio Emilia e segretario della Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna. Professore invitato in Canada, Cina, Israele e Stati Uniti, è socio corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, membro del comitato di direzione della rivista Cristianesimo nella storia e del consiglio scientifico dell’Istituto della Enciclopedia Italiana. Direttore e curatore di diverse opere collettanee ed enciclopediche, ha pubblicato saggi sul diritto canonico medievale, sul conclave e sulle relazioni tra cristianesimo e politica nel Novecento. È stimato soprattutto per gli studi sul Concilio Vaticano II.

Ha iniziato nel 1984 a La Voce Repubblicana, occupandosi di Esteri e Sicurezza in diverse testate e tv e nel 1997 è approdato a La Stampa come corrispondente diplomatico. Nel 2016 è diventato caporedattore de La Stampa, che ha lasciato nel 2020 per assumere l’attuale incarico di direttore de La Repubblica. Ha pubblicato numerosi libri di politica estera, tra i più recenti Il Campo di Battaglia. Perché il Grande Gioco passa per l’Italia (La Nave di Teseo 2021), l ritorno degli Imperi. Come la guerra in Ucraina ha stravolto l’ordine globale (Rizzzoli 2022), Mediterraneo conteso. Perché l’Occidente e i suoi rivali ne hanno bisogno (Rizzoli 2023). Nel 2021 gli è stato attribuito il premio Spadolini Cultura Politica.

Laureata in Architettura presso il Politecnico di Torino nel 1981, Luisa Papotti ha intrapreso la sua carriera nel 1982 al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità fino a diventare Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino, incarico mantenuto fino al 31 maggio 2022.

Durante la sua attività ha diretto numerosi progetti di restauro e valorizzazione del patrimonio culturale e ha svolto attività didattica come docente e tutor presso la Scuola di Specializzazione in Storia, Analisi e Valutazione dei Beni Architettonici e Ambientali del Politecnico di Torino.

Nel luglio 2022 è stata nominata Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, assumendo un ruolo di guida nella promozione dell’arte contemporanea attraverso acquisizioni e progetti culturali.

Dal 2023 è anche Presidente del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino. Inoltre, fa parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo.

Si laurea nel 1991 in lettere moderne all’università di Genova con una tesi in filologia romanza. Giornalista, collabora da anni con diversi quotidiani e settimanali. Ha curato insieme a suo padre l’Almanacco dell’Architetto (2012), che racconta le sfide dell’architettura contemporanea rispetto alla sostenibilità e alla fragilità della terra. Per Feltrinelli ha pubblicato Atlantide. Viaggio alla ricerca della bellezza (2019, con Renzo Piano) e Alla ricerca di Atlantide. Viaggio nell’architettura per ragazzi sognatori (2021; con Renzo Piano).

Professore al Politecnico di Torino, Presidente Dell’Associazione Bancaria Italiana ACRI (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio S.p.A.) e Presidente della Compagnia di San Paolo. in precedenza è stato rettore del Politecnico di Torino (2005-2011), presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche)(2011-2012), ministro dell’istruzione della Repubblica italiana (2011-2013), presidente del gruppo energetico IREN (2013-2016), presidente del gruppo telefonico italiano Inwit (Telecom Italia) (2015-2018). Attualmente il Professor Profumo è Presidente della European Business School ESCP-Campus di Torino, presidente della Fondazione Bruno Kessler, presidente del Collegio degli ingegneri italiani, membro del Consiglio di amministrazione di diverse grandi aziende industriali italiane.

Imprenditore informatico, professore di sistemi informativi, servizi di rete e sicurezza e fondatore di I.NET – primo Internet Provider italiano -, ha avuto un ruolo primario nella creazione e nello sviluppo dell’ecosistema Internet. Membro del comitato scientifico di Bollati e Boringhieri e della Fondazione Leonardo, fa parte del Gruppo di esperti di alto livello sull’intelligenza artificiale della Commissione europea, del Comitato guida del UN-Sustainable Development Solutions Network ed è presidente dell’Advisory Group on Advanced Technologies for Trade and Transport per le Nazioni Unite (CEFACT). Già presidente del comitato di indirizzo dell’Agenzia per l’Italia Digitale, ha fatto parte del Parlamento italiano nella XVII legislatura, della Commissione per i diritti ed i doveri in Internet della Camera dei Deputati, ed è stato leader dell’Intergruppo parlamentare per l’innovazione tecnologica. È autore di numerosi articoli e contributi e relatore in conferenze su tecnologia digitale, regolamentazione e concorrenza.

Ingegnere e architetto, insegna al Massachusetts Institute of Tecnology, dove ha fondato il Senseable City Lab, e dirige lo studio internazionale di progettazione Carlo Ratti Associati, la cui sede italiana è a Torino. Incluso nella rivista Wired tra le «50 persone che cambieranno il mondo», scrive su Architectural Review, Il Sole 24 Ore, Scientific American e il New York Times. Suoi lavori sono stati esposti, tra l’altro, alla Biennale di Venezia, al MoMA di New York e al Science Museum di Londra. È autore di oltre 500 pubblicazioni. Per Einaudi ha pubblicato, con Matthew Claudel, Architettura Open Source. Verso una progettazione aperta (2014), e La città di domani. Come le reti stanno cambiando il futuro urbano (2017).

Architetto, scrittrice ed educatrice, i suoi libri sono stati i primi ad affrontare esplicitamente il dialogo tra architettura e scienze cognitive e sono stati tradotti in cinque lingue. Ha continuato a guidare questa conversazione interdisciplinare tenendo conferenze e insegnando a livello internazionale. Tra le sue numerose attività, è professore aggiunto di Architettura, Design e Tecnologia dei media presso l’Università di Aalborg in Danimarca, e insegna ed è membro del comitato scientifico del NAAD preso lo IUAV di Venezia. Il suo progetto più recente è il pluripremiato documentario “What design can do”.

Nel 1982 inizia la sua collaborazione con le reti Fininvest, poi Mediaset, e nel 1987 è assunta come inviato speciale. Il ruolo del giornalista, dice, è di andare dove la gente comune non vuole e soprattutto non può andare. Così nel 1991, allo scoppio della prima guerra del Golfo, è in Iraq, dove viene presa prigioniera e per otto lunghi giorni resta nelle mani degli uomini di Saddam Hussein. Dal 1992 al 1994 segue la guerra in Somalia, dove assiste all’omicidio della collega Ilaria Alpi, mentre nel 1996 è in Ruanda da dove racconta le varie fasi dell’atroce conflitto. Nel 2001 è in Afghanistan, nel 2013 in Egitto, dove è in atto uno scontro armato tra fazioni interne e dove per molte ore viene sequestrata e si perdono le sue tracce. L’unico teatro di guerra dal quale rimane lontana, perché in maternità, è quello della Bosnia. Da oltre un anno, ancora in prima linea in Ucraina da dove trasmette reportage che parlano dei dolori della popolazione, delle vittime e delle distruzioni provocate dai bombardamenti, ma anche dei retroscena delle politiche di potenza che muovono i fili di ogni guerra. Oltre a occuparsi di scenari di guerra, Gabriella Simoni segue anche la grande cronaca nera. Nominata Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, dal presidente Carlo Azeglio Ciampi, ha vinto numerosi premi di giornalismo.

Si occupa di comunicazione e di creatività. Alla professione di consulente per le imprese affianca una intensa attività di scrittura come blogger e saggista e oltre vent’anni di docenza universitaria. Inizia a lavorare nel 1974 come copywriter mentre ancora frequenta l’Università Statale. Fonda una propria agenzia di pubblicità nel 1983. È direttore creativo e presidente della sede italiana del gruppo internazionale Bozell tra il 1990 e il 1996 e consulente tra il 1997 e il 2004. Nel 2005 fonda Progetti Nuovi. Dal 2016 torna a lavorare come consulente indipendente per le imprese. Collabora con diverse testate, con la Rai e si occupa di comunicazione politica.

Architetto, “Direttrice della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali dal 2020”, laureata in “Restauro dei monumenti” e con PhD in “Pianificazione territoriale e urbana” (Università di Roma “La Sapienza”), lavora nel Ministero della cultura dal 1990. Dal 2012 al 2020 è alla guida della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città di L’Aquila e i Comuni del cratere. Dal 2012 segue e coordina attività e programmi connessi al restauro e alla ricostruzione post sisma del patrimonio culturale, curando in modo particolare anche gli aspetti di divulgazione e di confronto scientifico e disciplinare a scala nazionale e internazionale. Partecipa a seminari internazionali sulla ricostruzione dopo le calamità. È tra i relatori degli Stati Generali del Paesaggio MiBACT (2017), membro del Comitato misto italo-francese per il restauro della Chiesa di S. Maria del Suffragio in L’Aquila (2014-2018) e componente del Tavolo tecnico per la realizzazione della nuova sede del MAXXI L’Aquila nel restaurato Palazzo Ardinghelli. Responsabile dell’intervento di restauro e ricostruzione della Basilica di Collemaggio, coordinato dalla Soprintendenza aquilana, progetto che ha ricevuto l’European Heritage Award/Europa Nostra Award 2020, ottenendo inoltre il Grand Prix nella categoria restauro.

Giudice della Corte europea dei diritti umani dal 2001 al 2010, dirige ora il Laboratorio dei diritti Fondamentali (LDF) di Torino. Dal 1965 è stato magistrato, e in seguito componente del Consiglio Superiore della Magistratura (1981-85 e 1994-98). Dal 1998 al 2001 capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia. Ha presieduto la Commissione ONU (Vienna) per la prevenzione del crimine e la giustizia penale per l’anno 2000-2001. Dal 2001 al 2010 è stato giudice della Corte Europea dei diritti dell’uomo. Inoltre è autore di studi di diritto penale, storia e organizzazione della magistratura e diritti fondamentali.

Passepartout 2024 affronta i grandi temi del presente. E’ dedicato ai limiti che ci assediano: a quelli che ci danno sofferenza o timore e a quelli che ci fanno sperare.
Limes in latino e’ il confine. Per i confini si stanno combattendo due guerre feroci che minacciano catastrofi piu’ vaste. Ritorneranno al festival, in serate diverse, due protagonisti del giornalismo: Gabriella Simoni e Maurizio Molinari.
Limes significa anche sentiero, evoca la montagna, i limiti superati per conquistarne le cime, i limiti che dobbiamo imporci per non sfidarne i pericoli, piu’ frequenti e piu’ gravi per le mutazioni del clima. Ne parleranno lo scrittore alpinista Enrico Camanni e Francois Cazzanelli, guida del Cervino, conquistatore dell’Everest e di altri 8 mila metri.
Limiti dovremmo osservare nel restauro dei tesori d’arte, per non fare danni.  Ricorriamo all’esperienza maturata sul territorio come soprintendenti da Luisa Papotti, Presidente del Museo del Risorgimento, e Alessandra Vittorini, Direttrice della Fondazione Scuola dei beni e delle attivita’ culturali.
Limiti rischia la liberta’ di stampa: Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine dei giornalisti, dialoga con Vladimiro Zagrebelsky, ex giudice della Corte europea dei diritti dell’uomo.
Non ha piu’ limiti (e forse dovrebbe imporsene) la televisione, che in Italia ha compiuto settant’anni? Risponde lo storico e critico televisivo Aldo Grasso.
Sembrava che tv e social media avrebbero limitato l’uso della radio. Invece, a cent’anni dalla sua nascita in Italia, appare in rilancio. Passepartout ha scelto due protagonisti: Massimo Cotto e Carlo Massarini.
Con le nuove tecnologie non conoscono limiti le invenzioni. E la creativita’ umana ha trovato limiti o nuove possibilita’ nell’era tecnologica?  Se ne parla con Annamaria Testa, protagonista della pubblicita’.
Quali confini di etica e diritto ha i l’intelligenza artificiale?  A parlarne sara’ una giurista specialista del campo, Francesca Lagioia.
Di ricerca alle frontiere della conoscenza e di liberta’ ed etica della scienza parlera’ la biologa e senatrice a vita Elena Cattaneo e parleremo della dignita’ degli esseri umani (dalla dichiarazione Dignitas Infinita del Dicastero per la dottrina della fede) con Alberto Melloni.
Due generazioni di architetti italiani al lavoro nel mondo, Renzo Piano e Carlo Ratti, a confronto sul futuro delle citta’, delle periferie (e del loro mestiere). Sara’ presente Carlo Piano che con il padre Renzo condivide idee e progetti.
Il Metaverso e i suoi usi e abusi saranno i temi dello scrittore e giornalista scientifico Piero Bianucci e dell’imprenditore e scrittore informatico Stefano Quintarelli.
Sulle nuove frontiere della divulgazione scientifica e artistica dialogheranno il giornalista scrittore Alberto Angela e l’ex ministro della Pubblica istruzione Francesco Profumo, in una serata dedicata alla memoria di Piero Angela, indimenticabile amico di Passepartout.
Il 4 luglio di dieci anni fa moriva Giorgio Faletti, artista eclettico che ha avuto successo in ognuno dei suoi tre mestieri: attore, cantautore e scrittore. Fino all’ultimo presidente della Biblioteca Astense, e’ stato un sostenitore del nostro festival e una sua fondamentale presenza: Passepartout 2024 e’ dedicato a lui.

La Presidente della Biblioteca Astense Roberta Bellesini aggiunge:“Il limite e’ una linea che separa, ma e’ anche punto estremo a cui si puo’ arrivare o il termine che non si puo’ superare.
Il limite non si impone soltanto come qualcosa che allontana, ma puo’ essere anche la frontiera, cioe’ il segnale di un attraversamento. Non identifica solo cio’ a cui non si puo’ arrivare, ma anche cio’ a cui si puo’ approdare creando nuovi orizzonti e nuove prospettive, determinando spesso pareri e posizioni divisive.Come ogni edizione daremo spazio a temi che fanno parte ormai del nostro quotidiano, ma per alcuni aspetti, quest’anno, abbiamo sentito ancora piu’ forte l’urgenza di dover affrontare, con i consueti e accurati approfondimenti che caratterizzano il nostro festival”.

Conclude Alessia ContiDirettrice della Biblioteca Astense: “Il senso del limite e’ quello che, spesso, leggendo le cronache, ci sembra perso. e’ quello che ci sfugge e non comprendiamo immediatamente pensando al futuro dell’intelligenza artificiale e che genera incertezza.Passepartout intende approfondire le cause del dissolversi di riferimenti che un tempo sembravano netti e definiti senza smettere di osservare la bellezza di chi ha saputo superare in positivo i limiti, spingendo intelligenza e creativita’ al di la’ di ogni immaginazione.”

Gallery

archivio

L’edizione 2024

Limiti

Passepartout, il festival culturale della Citta’ di Asti, alla ventunesima edizione offre un ricco programma che tocca come sempre i temi piu’ vari, dalla geopolitica alla storia, passando per economia, societa’, ambiente, musica, fotografia, arte e letteratura. Si svolgera’ da domenica 2 a sabato 8 giugno, organizzato dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti con la Citta’ di Asti e la Regione Piemonte.

Il direttore scientifico Alberto Sinigaglia spiega: “Il titolo Limiti allude all’urgenza di porre i limiti di trattative e di tregue ai due tremendi conflitti – Russia-Ucraina, Hamas-Israele – che producono e morte su confini da sempre contesi. Lo suggeriscono le incalzanti conquiste dell’intelligenza artificiale e i timori che si sostituisca alla nostra creativita’, che addirittura diventi incontrollabile arma di guerra. Per questo la geopolitica e i progressi tecnico-scientifici saranno centrali nella rassegna astigiana. Ma affronteremo altri limiti, augurabili o temibili, che emergono dall’attualita’ in cui viviamo. Limiti non sembri in contrasto con la parola festival, la cui radice, festa, indica positivita’, piacevolezza, sorriso. A Passepartout – come avviene da 21 anni e come apprezza un pubblico crescente – si approfondiranno i temi con serena autorevolezza, relatori di indiscusso prestigio e una positiva idea di futuro”.

Gli ospiti

Diplomatosi alla scuola francese, si laurea con 110 e lode in Scienze Naturali presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” (tesi premiata e pubblicata). Ha poi frequentato diversi corsi di specializzazione presso alcune università statunitensi (Harvard, Columbia University, UCLA).

Per oltre dieci anni ha svolto attività di scavo e di ricerca sul campo alla ricerca dei resti fossili di antenati dell’uomo partecipando a numerose spedizioni internazionali paleoantropologiche in:
– Repubblica Democratica del Congo (Ishango), 1983, 1984.
– Tanzania (Olduvai e Laetoli assieme a Tim White e Don Johanson, gli scopritori del celebre ominide “Lucy”), 1986, 1987, 1988. Gli scavi nella Gola di Olduvai del 1986 portarono alla scoperta dei resti fossili di un ominide vissuto 1,8 milioni di anni fa (OH62), una forma molto arcaica del genere Homo, con un’anatomia che suggerirebbe l’abitudine di salire ancora sugli alberi.
– Sultanato dell’Oman, 1989.
– Etiopia (valle dell’Awash), 1991.
– Mongolia (deserto del Gobi, alla ricerca di resti di dinosauri e di mammiferi primitivi), 1991.

È membro dell’Istituto Italiano di Paleontologia Umana e del Centro Studi e Ricerche Ligabue di Venezia.
Oltre a questa attività di ricerca si è dedicato alla divulgazione scientifica con articoli, libri e trasmissioni televisive.

Giornalista professionista del 1981, dal 2001 al 2006 è stato presidente dell’Associazione stampa toscana e componente del consiglio nazionale della Federazione nazionale della stampa e della Commissione contratto. Dal 2010 è presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana, dal 2018 è presidente della Fondazione dell’Odg. Dal 2012 è anche docente di Comunicazione all’Università di Pisa dipartimento di Civiltà e forme del sapere, e per tre anni ha tenuto anche un corso focalizzato sul giornalismo digitale.

Nel 2013 ha gestito l’esperimento di Digital First per il gruppo Espresso Repubblica alla redazione di Prato e l’anno successivo ha curato l’allargamento dell’esperienza Digital First assumendo anche la guida delle redazioni di Montecatini e Pistoia. Si dedica ai temi delle regole giuridiche e deontologiche della professione giornalistica, con particolare attenzione alla deontologia applicata al mondo digitale e all’etica dell’informazione. Dalla fine del 2021 è presidente dell’Ordine Nazionale dei giornalisti.

Scrittore e giornalista scientifico, è editorialista a La Stampa, dove per 25 anni ha diretto il settimanale Tuttoscienze e collabora con la radio-tv italiana e svizzera. Ha scritto una trentina di libri di divulgazione dedicati all’astronomia, alla questione energetica, alle scienze della Terra, alle telecomunicazioni e alle tecnologie di uso quotidiano. Per sei anni docente a contratto di Comunicazione scientifica all’Università di Torino, dal 2012 insegna in un Master post-laurea dell’Università di Padova.

Dal 1985 organizza mostre scientifiche. Nel 1992 la International Astronomical Union ha assegnato il suo nome al pianetino 4821 scoperto da Walter Ferreri. Nel 2010 ha curato i testi del Museo Lombroso di antropologia, riaperto a Torino dopo molti anni di abbandono. Sempre a Torino nel 2011 ha progettato e realizzato il museo interattivo per bambini XKE’ – Laboratorio della curiosità. Con Piero Angela dal 2018 al 2020 presso il Politecnico ha curato gli incontri “Prepararsi al futuro” rivolti a 400 giovani scelti tra i più brillanti delle scuole torinesi.

Alpinista e giornalista torinese, ha fondato il mensile Alp e la rivista internazionale L’Alpe”. Oggi dirige il trimestrale Turin e collabora con La Stampa. Ha scritto Di roccia e di ghiaccio. La storia dell’alpinismo in 12 gradi (Laterza, 2013) e aggiornato La storia dell’alpinismo di Gian Piero Motti (Priuli & Verlucca, 2013). Ha trattato le Alpi contemporanee ne La nuova vita delle Alpi (Bollati Boringhieri, 2002), Il Cervino è nudo (Liaison, 2008) e Ghiaccio vivo. Storia e antropologia dei ghiacciai alpini (Priuli & Verlucca, 2010).

Ha scritto romanzi ambientati in diversi periodi storici e ha curato i progetti del Museo delle Alpi al Forte di Bard, del Museo interattivo al Forte di Vinadio e del Museo della Montagna di Torino. È vicepresidente dell’associazione Dislivelli.

Elena Cattaneo, farmacologa e biologa, è Accademica dei Lincei e docente all’Università Statale di Milano, dove dirige il laboratorio di biologia delle cellule staminali. Ha pubblicato più di 200 articoli scientifici sulla còrea di Huntington, malattia neurodegenerativa sulla quale lavora con l’obiettivo di rallentarne il decorso o bloccarne l’insorgenza.

Il 30 agosto 2013 è stata nominata dal presidente Giorgio Napolitano Senatrice a vita, terza donna dopo Camilla Ravera e Rita Levi-Montalcini.

Nato alla base del Cervino, è cresciuto sulle sue pareti, secondo dei principi semplici, ma fondamentali per diventare un ottimo alpinista. I cognomi Cazzanelli, da parte di padre, e Maquignaz, da parte di madre, sono legati da più di un secolo al mestiere di Guida Alpina e all’Alpinismo. Dal 2012 è membro della Società Guide Del Cervino.

Ha fatto parte della “Sezione Militare di Alta Montagna del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur”, della Nazionale Italiana di sci alpinismo e attualmente continua a gareggiare nelle più importanti competizioni internazionali di lunga distanza.

Ha esordito come dj nel 1983 alla sede Rai di Torino, e dal 1984 al 1991 ha condotto RaiStereoNotte. Ha lavorato a lungo nei quotidiani e per le principali riviste italiane e internazionali. Sempre in Rai è stato conduttore di programmi radiofonici e televisivi e autore di numerosi programmi, incluso il Festival di Sanremo e Castrocaro.

Tra i suoi lavori teatrali “Da quando a ora in scena” con Giorgio Faletti e “Decamerock” con Mauro Ermanno Giovanardi e Chiara Buratti. Padre del libro-intervista, le sue pubblicazioni si avvicinano al centinaio. Su Virgin Radio conduce Rock & Talk

Laureato in Lettere, è stato assistente universitario e, in seguito, lettore di Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa presso l’Università Cattolica di Milano. Autore di diversi programmi radiotelevisivi come “A video spento”, al cui interno ha avuto un suo spazio chiamato Tv parade, nel 1990 diventa critico televisivo per il Corriere della Sera e, dall’ottobre del 1993 al settembre del 1994, direttore della programmazione radiofonica della RAI.

Dal 1993 al 1995 è stato membro del consiglio della Nuova Fonit Cetra. Attualmente è critico televisivo per il Corriere della Sera, lettore di Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa presso la Cattolica di Milano e lettore di Semiotica dell’audiovisivo presso l’Università Cattolica di Brescia.

Roberto Kolter è un microbiologo di fama internazionale, noto per i suoi contributi pionieristici nello studio della biologia dei batteri, delle biofilm e delle interazioni microbiche. Nato in Messico e cresciuto in Argentina, ha conseguito il dottorato in biologia molecolare presso la University of California, San Diego. Ha lavorato per oltre trent’anni presso la Harvard Medical School, dove ha diretto un laboratorio attivo nella ricerca sulla fisiologia batterica, la comunicazione microbica e la resistenza agli antibiotici.

Autore di centinaia di pubblicazioni scientifiche, ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali per il suo contributo alla microbiologia, tra cui l’elezione alla American Academy of Microbiology. È anche noto per il suo impegno nella divulgazione scientifica, avendo collaborato con musei e progetti editoriali dedicati alla scienza pubblica.

Senior Assistant Professor presso il dipartimento di Giurisprudenza e il centro di ricerca interdisciplinare Alma-AI dell’’Università di Bologna e Part-time Professor presso lo European University Institute (EUI) di Firenze, si occupa di Intelligenza Artificiale, Etica e Diritto. Nel 2016 ha conseguito un dottorato di ricerca in Law Science and Technologies presso l’Università di Bologna.

Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca nazionali, anche internazionali. Attualmente è Principal Investigator del progetto EQUAL (EQUitable ALgorithms) PRIN2022, volto a promuovere l’equità e a contrastare la discriminazione algoritmica attraverso le norme e l’intelligenza artificiale stessa. Oltre ad aver curato diverse pubblicazioni, ha sviluppato sistemi di intelligenza artificiale in campo giuridico.

Direttore de La Stampa, ha iniziato la carriera giornalistica nei giornali e nelle televisioni locali, passando poi al Corriere dello Sport-Stadio a Roma. Passato a La Stampa, ha fatto il capo dello sport, della cronaca di Torino, il caporedattore centrale, il corrispondente da Londra, il giornalista parlamentare, il capo della redazione romana e del desk inchieste, fino ad esserne prima vicedirettore e oggi direttore.

Giornalista, conduttore televisivo e radiofonico, dal 1981 al 1984 è conduttore e autore della famosa trasmissione di Rai1 “Mister Fantasy” dedicata alla videoarte e al videoclip e dal 1995 al 2002 conduce MediaMente per Rai Educational. Tra le sue numerose pubblicazioni legate alla critica musicale, Dear Mister Fantasy (Feltrinelli, riedito nel 2020), e il più recente Vivo dal vivo 2010-2023 (Rizzoli). Dal 2022 partecipa al tour teatrale Magical Mistery Story – The Beatles live again sulla storia dei Beatles con la band The Beatbox, che nelle scorse settimane ha raccolto grande successo anche al Teatro Alfieri di Asti.

Storico, è ordinario di Storia del cristianesimo nell’Università di Modena-Reggio Emilia e segretario della Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna. Professore invitato in Canada, Cina, Israele e Stati Uniti, è socio corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, membro del comitato di direzione della rivista Cristianesimo nella storia e del consiglio scientifico dell’Istituto della Enciclopedia Italiana. Direttore e curatore di diverse opere collettanee ed enciclopediche, ha pubblicato saggi sul diritto canonico medievale, sul conclave e sulle relazioni tra cristianesimo e politica nel Novecento. È stimato soprattutto per gli studi sul Concilio Vaticano II.

Ha iniziato nel 1984 a La Voce Repubblicana, occupandosi di Esteri e Sicurezza in diverse testate e tv e nel 1997 è approdato a La Stampa come corrispondente diplomatico. Nel 2016 è diventato caporedattore de La Stampa, che ha lasciato nel 2020 per assumere l’attuale incarico di direttore de La Repubblica. Ha pubblicato numerosi libri di politica estera, tra i più recenti Il Campo di Battaglia. Perché il Grande Gioco passa per l’Italia (La Nave di Teseo 2021), l ritorno degli Imperi. Come la guerra in Ucraina ha stravolto l’ordine globale (Rizzzoli 2022), Mediterraneo conteso. Perché l’Occidente e i suoi rivali ne hanno bisogno (Rizzoli 2023). Nel 2021 gli è stato attribuito il premio Spadolini Cultura Politica.

Laureata in Architettura presso il Politecnico di Torino nel 1981, Luisa Papotti ha intrapreso la sua carriera nel 1982 al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità fino a diventare Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino, incarico mantenuto fino al 31 maggio 2022.

Durante la sua attività ha diretto numerosi progetti di restauro e valorizzazione del patrimonio culturale e ha svolto attività didattica come docente e tutor presso la Scuola di Specializzazione in Storia, Analisi e Valutazione dei Beni Architettonici e Ambientali del Politecnico di Torino.

Nel luglio 2022 è stata nominata Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, assumendo un ruolo di guida nella promozione dell’arte contemporanea attraverso acquisizioni e progetti culturali.

Dal 2023 è anche Presidente del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino. Inoltre, fa parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo.

Si laurea nel 1991 in lettere moderne all’università di Genova con una tesi in filologia romanza. Giornalista, collabora da anni con diversi quotidiani e settimanali. Ha curato insieme a suo padre l’Almanacco dell’Architetto (2012), che racconta le sfide dell’architettura contemporanea rispetto alla sostenibilità e alla fragilità della terra. Per Feltrinelli ha pubblicato Atlantide. Viaggio alla ricerca della bellezza (2019, con Renzo Piano) e Alla ricerca di Atlantide. Viaggio nell’architettura per ragazzi sognatori (2021; con Renzo Piano).

Professore al Politecnico di Torino, Presidente Dell’Associazione Bancaria Italiana ACRI (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio S.p.A.) e Presidente della Compagnia di San Paolo. in precedenza è stato rettore del Politecnico di Torino (2005-2011), presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche)(2011-2012), ministro dell’istruzione della Repubblica italiana (2011-2013), presidente del gruppo energetico IREN (2013-2016), presidente del gruppo telefonico italiano Inwit (Telecom Italia) (2015-2018). Attualmente il Professor Profumo è Presidente della European Business School ESCP-Campus di Torino, presidente della Fondazione Bruno Kessler, presidente del Collegio degli ingegneri italiani, membro del Consiglio di amministrazione di diverse grandi aziende industriali italiane.

Imprenditore informatico, professore di sistemi informativi, servizi di rete e sicurezza e fondatore di I.NET – primo Internet Provider italiano -, ha avuto un ruolo primario nella creazione e nello sviluppo dell’ecosistema Internet. Membro del comitato scientifico di Bollati e Boringhieri e della Fondazione Leonardo, fa parte del Gruppo di esperti di alto livello sull’intelligenza artificiale della Commissione europea, del Comitato guida del UN-Sustainable Development Solutions Network ed è presidente dell’Advisory Group on Advanced Technologies for Trade and Transport per le Nazioni Unite (CEFACT). Già presidente del comitato di indirizzo dell’Agenzia per l’Italia Digitale, ha fatto parte del Parlamento italiano nella XVII legislatura, della Commissione per i diritti ed i doveri in Internet della Camera dei Deputati, ed è stato leader dell’Intergruppo parlamentare per l’innovazione tecnologica. È autore di numerosi articoli e contributi e relatore in conferenze su tecnologia digitale, regolamentazione e concorrenza.

Ingegnere e architetto, insegna al Massachusetts Institute of Tecnology, dove ha fondato il Senseable City Lab, e dirige lo studio internazionale di progettazione Carlo Ratti Associati, la cui sede italiana è a Torino. Incluso nella rivista Wired tra le «50 persone che cambieranno il mondo», scrive su Architectural Review, Il Sole 24 Ore, Scientific American e il New York Times. Suoi lavori sono stati esposti, tra l’altro, alla Biennale di Venezia, al MoMA di New York e al Science Museum di Londra. È autore di oltre 500 pubblicazioni. Per Einaudi ha pubblicato, con Matthew Claudel, Architettura Open Source. Verso una progettazione aperta (2014), e La città di domani. Come le reti stanno cambiando il futuro urbano (2017).

Architetto, scrittrice ed educatrice, i suoi libri sono stati i primi ad affrontare esplicitamente il dialogo tra architettura e scienze cognitive e sono stati tradotti in cinque lingue. Ha continuato a guidare questa conversazione interdisciplinare tenendo conferenze e insegnando a livello internazionale. Tra le sue numerose attività, è professore aggiunto di Architettura, Design e Tecnologia dei media presso l’Università di Aalborg in Danimarca, e insegna ed è membro del comitato scientifico del NAAD preso lo IUAV di Venezia. Il suo progetto più recente è il pluripremiato documentario “What design can do”.

Nel 1982 inizia la sua collaborazione con le reti Fininvest, poi Mediaset, e nel 1987 è assunta come inviato speciale. Il ruolo del giornalista, dice, è di andare dove la gente comune non vuole e soprattutto non può andare. Così nel 1991, allo scoppio della prima guerra del Golfo, è in Iraq, dove viene presa prigioniera e per otto lunghi giorni resta nelle mani degli uomini di Saddam Hussein. Dal 1992 al 1994 segue la guerra in Somalia, dove assiste all’omicidio della collega Ilaria Alpi, mentre nel 1996 è in Ruanda da dove racconta le varie fasi dell’atroce conflitto. Nel 2001 è in Afghanistan, nel 2013 in Egitto, dove è in atto uno scontro armato tra fazioni interne e dove per molte ore viene sequestrata e si perdono le sue tracce. L’unico teatro di guerra dal quale rimane lontana, perché in maternità, è quello della Bosnia. Da oltre un anno, ancora in prima linea in Ucraina da dove trasmette reportage che parlano dei dolori della popolazione, delle vittime e delle distruzioni provocate dai bombardamenti, ma anche dei retroscena delle politiche di potenza che muovono i fili di ogni guerra. Oltre a occuparsi di scenari di guerra, Gabriella Simoni segue anche la grande cronaca nera. Nominata Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, dal presidente Carlo Azeglio Ciampi, ha vinto numerosi premi di giornalismo.

Si occupa di comunicazione e di creatività. Alla professione di consulente per le imprese affianca una intensa attività di scrittura come blogger e saggista e oltre vent’anni di docenza universitaria. Inizia a lavorare nel 1974 come copywriter mentre ancora frequenta l’Università Statale. Fonda una propria agenzia di pubblicità nel 1983. È direttore creativo e presidente della sede italiana del gruppo internazionale Bozell tra il 1990 e il 1996 e consulente tra il 1997 e il 2004. Nel 2005 fonda Progetti Nuovi. Dal 2016 torna a lavorare come consulente indipendente per le imprese. Collabora con diverse testate, con la Rai e si occupa di comunicazione politica.

Architetto, “Direttrice della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali dal 2020”, laureata in “Restauro dei monumenti” e con PhD in “Pianificazione territoriale e urbana” (Università di Roma “La Sapienza”), lavora nel Ministero della cultura dal 1990. Dal 2012 al 2020 è alla guida della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città di L’Aquila e i Comuni del cratere. Dal 2012 segue e coordina attività e programmi connessi al restauro e alla ricostruzione post sisma del patrimonio culturale, curando in modo particolare anche gli aspetti di divulgazione e di confronto scientifico e disciplinare a scala nazionale e internazionale. Partecipa a seminari internazionali sulla ricostruzione dopo le calamità. È tra i relatori degli Stati Generali del Paesaggio MiBACT (2017), membro del Comitato misto italo-francese per il restauro della Chiesa di S. Maria del Suffragio in L’Aquila (2014-2018) e componente del Tavolo tecnico per la realizzazione della nuova sede del MAXXI L’Aquila nel restaurato Palazzo Ardinghelli. Responsabile dell’intervento di restauro e ricostruzione della Basilica di Collemaggio, coordinato dalla Soprintendenza aquilana, progetto che ha ricevuto l’European Heritage Award/Europa Nostra Award 2020, ottenendo inoltre il Grand Prix nella categoria restauro.

Giudice della Corte europea dei diritti umani dal 2001 al 2010, dirige ora il Laboratorio dei diritti Fondamentali (LDF) di Torino. Dal 1965 è stato magistrato, e in seguito componente del Consiglio Superiore della Magistratura (1981-85 e 1994-98). Dal 1998 al 2001 capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia. Ha presieduto la Commissione ONU (Vienna) per la prevenzione del crimine e la giustizia penale per l’anno 2000-2001. Dal 2001 al 2010 è stato giudice della Corte Europea dei diritti dell’uomo. Inoltre è autore di studi di diritto penale, storia e organizzazione della magistratura e diritti fondamentali.

Passepartout 2024 affronta i grandi temi del presente. E’ dedicato ai limiti che ci assediano: a quelli che ci danno sofferenza o timore e a quelli che ci fanno sperare.
Limes in latino e’ il confine. Per i confini si stanno combattendo due guerre feroci che minacciano catastrofi piu’ vaste. Ritorneranno al festival, in serate diverse, due protagonisti del giornalismo: Gabriella Simoni e Maurizio Molinari.
Limes significa anche sentiero, evoca la montagna, i limiti superati per conquistarne le cime, i limiti che dobbiamo imporci per non sfidarne i pericoli, piu’ frequenti e piu’ gravi per le mutazioni del clima. Ne parleranno lo scrittore alpinista Enrico Camanni e Francois Cazzanelli, guida del Cervino, conquistatore dell’Everest e di altri 8 mila metri.
Limiti dovremmo osservare nel restauro dei tesori d’arte, per non fare danni.  Ricorriamo all’esperienza maturata sul territorio come soprintendenti da Luisa Papotti, Presidente del Museo del Risorgimento, e Alessandra Vittorini, Direttrice della Fondazione Scuola dei beni e delle attivita’ culturali.
Limiti rischia la liberta’ di stampa: Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine dei giornalisti, dialoga con Vladimiro Zagrebelsky, ex giudice della Corte europea dei diritti dell’uomo.
Non ha piu’ limiti (e forse dovrebbe imporsene) la televisione, che in Italia ha compiuto settant’anni? Risponde lo storico e critico televisivo Aldo Grasso.
Sembrava che tv e social media avrebbero limitato l’uso della radio. Invece, a cent’anni dalla sua nascita in Italia, appare in rilancio. Passepartout ha scelto due protagonisti: Massimo Cotto e Carlo Massarini.
Con le nuove tecnologie non conoscono limiti le invenzioni. E la creativita’ umana ha trovato limiti o nuove possibilita’ nell’era tecnologica?  Se ne parla con Annamaria Testa, protagonista della pubblicita’.
Quali confini di etica e diritto ha i l’intelligenza artificiale?  A parlarne sara’ una giurista specialista del campo, Francesca Lagioia.
Di ricerca alle frontiere della conoscenza e di liberta’ ed etica della scienza parlera’ la biologa e senatrice a vita Elena Cattaneo e parleremo della dignita’ degli esseri umani (dalla dichiarazione Dignitas Infinita del Dicastero per la dottrina della fede) con Alberto Melloni.
Due generazioni di architetti italiani al lavoro nel mondo, Renzo Piano e Carlo Ratti, a confronto sul futuro delle citta’, delle periferie (e del loro mestiere). Sara’ presente Carlo Piano che con il padre Renzo condivide idee e progetti.
Il Metaverso e i suoi usi e abusi saranno i temi dello scrittore e giornalista scientifico Piero Bianucci e dell’imprenditore e scrittore informatico Stefano Quintarelli.
Sulle nuove frontiere della divulgazione scientifica e artistica dialogheranno il giornalista scrittore Alberto Angela e l’ex ministro della Pubblica istruzione Francesco Profumo, in una serata dedicata alla memoria di Piero Angela, indimenticabile amico di Passepartout.
Il 4 luglio di dieci anni fa moriva Giorgio Faletti, artista eclettico che ha avuto successo in ognuno dei suoi tre mestieri: attore, cantautore e scrittore. Fino all’ultimo presidente della Biblioteca Astense, e’ stato un sostenitore del nostro festival e una sua fondamentale presenza: Passepartout 2024 e’ dedicato a lui.

La Presidente della Biblioteca Astense Roberta Bellesini aggiunge:“Il limite e’ una linea che separa, ma e’ anche punto estremo a cui si puo’ arrivare o il termine che non si puo’ superare.
Il limite non si impone soltanto come qualcosa che allontana, ma puo’ essere anche la frontiera, cioe’ il segnale di un attraversamento. Non identifica solo cio’ a cui non si puo’ arrivare, ma anche cio’ a cui si puo’ approdare creando nuovi orizzonti e nuove prospettive, determinando spesso pareri e posizioni divisive.Come ogni edizione daremo spazio a temi che fanno parte ormai del nostro quotidiano, ma per alcuni aspetti, quest’anno, abbiamo sentito ancora piu’ forte l’urgenza di dover affrontare, con i consueti e accurati approfondimenti che caratterizzano il nostro festival”.

Conclude Alessia ContiDirettrice della Biblioteca Astense: “Il senso del limite e’ quello che, spesso, leggendo le cronache, ci sembra perso. e’ quello che ci sfugge e non comprendiamo immediatamente pensando al futuro dell’intelligenza artificiale e che genera incertezza.Passepartout intende approfondire le cause del dissolversi di riferimenti che un tempo sembravano netti e definiti senza smettere di osservare la bellezza di chi ha saputo superare in positivo i limiti, spingendo intelligenza e creativita’ al di la’ di ogni immaginazione.”

Gallery

2025

Il programma

A passepartout

Il Festival