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L’edizione 2012

Nella fine il principio.

La rassegna Passepartout “Pensieri e Parole” giunge nel 2012 alla nona edizione e avrà luogo dal 10 al 17 giugno con alcune anticipazioni.
L’anno oggetto di riflessione sarà per la prossima edizione proprio l’anno in corso, il 2012, e il titolo della rassegna sarà Nella fine il principio.
Le tante profezie – di catastrofi apocalittiche o di rinnovamento new age – che indicano il 2012 come data soglia di un grande cambiamento epocale saranno soltanto uno spunto, un’indicazione di larga massima da cui partire per affrontare, molto seriamente e ad alto livello, il tema delle cose che finiscono per ricominciare in altro modo. Non la fine quindi, quanto piuttosto il mutamento.

Per fare qualche esempio dei temi che si intende affrontare: è finita l’Europa di Altiero Spinelli e la crisi economica, con tutto ciò che comporta, ne sta organizzando una diversa, magari in prospettiva migliore? Sta finendo o è già finito il giornalismo di Alberto Ronchey, di Alberto Cavallari, di Giorgio Bocca, il giornalismo d’inchiesta, con sapienza culturale e indipendenza di pensiero, oppure rinascerà anche attraverso le nuove tecnologie che per ora sembrano invece incoraggiare il giornalismo fai-da-te, il dilettantismo e l’asservimento ai poteri forti?

È davvero alla fine il libro di carta? Sono finite la borghesia, le ideologie, le fedi?
Temi, come si vede, di notevole portata, che saranno trattati da esperti di alto livello del mondo della politica, della cultura, dell’economia.

Quest’anno Passepartout avrà una nuova articolazione. Ci si propone infatti di abbandonare il modello talk show, sia perché oramai abusato sia perché la contemporanea presenza di più persone su un palco, e insieme la necessità di contenere la durata degli incontri, di fatto limita le possibilità di un discorso approfondito.
La scommessa sarà quindi quella di tornare al modello della lectio magistralis, invitando ospiti di alto profilo a parlare su un tema specifico nell’incontro serale, senza porre limiti di tempo.
La consapevolezza che il modello magistrale preclude in larga parte il confronto con il pubblico ci porta a cercare altre strategie per garantire ad esso coinvolgimento e possibilità di espressione: nell’appuntamento pomeridiano chiunque lo desideri potrà intervenire liberamente sul tema oggetto della conferenza della sera prima in incontri organizzati e gestiti da esperti locali delle varie tematiche.
Per questa parte si è pensato e si auspica fortemente il coinvolgimento diretto delle testate giornalistiche locali e dei giornalisti stessi.
Passepartout si sforza in questo modo di trovare una strada nuova, alternativa ai dibattiti e tuttavia coinvolgente, con una nuova articolazione (ridurre il numero degli incontri giornalieri per permettere un maggiore approfondimento di ciascuno di essi), che accoglie numerosi suggerimenti e pressioni da parte del pubblico.
Passepartout è organizzato dalla Biblioteca con l’appoggio del Comune di Asti e della Regione Piemonte.

Il direttore scientifico è Alberto Sinigaglia.

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Nella fine il principio.

La rassegna Passepartout “Pensieri e Parole” giunge nel 2012 alla nona edizione e avrà luogo dal 10 al 17 giugno con alcune anticipazioni.
L’anno oggetto di riflessione sarà per la prossima edizione proprio l’anno in corso, il 2012, e il titolo della rassegna sarà Nella fine il principio.
Le tante profezie – di catastrofi apocalittiche o di rinnovamento new age – che indicano il 2012 come data soglia di un grande cambiamento epocale saranno soltanto uno spunto, un’indicazione di larga massima da cui partire per affrontare, molto seriamente e ad alto livello, il tema delle cose che finiscono per ricominciare in altro modo. Non la fine quindi, quanto piuttosto il mutamento.

Per fare qualche esempio dei temi che si intende affrontare: è finita l’Europa di Altiero Spinelli e la crisi economica, con tutto ciò che comporta, ne sta organizzando una diversa, magari in prospettiva migliore? Sta finendo o è già finito il giornalismo di Alberto Ronchey, di Alberto Cavallari, di Giorgio Bocca, il giornalismo d’inchiesta, con sapienza culturale e indipendenza di pensiero, oppure rinascerà anche attraverso le nuove tecnologie che per ora sembrano invece incoraggiare il giornalismo fai-da-te, il dilettantismo e l’asservimento ai poteri forti?

È davvero alla fine il libro di carta? Sono finite la borghesia, le ideologie, le fedi?
Temi, come si vede, di notevole portata, che saranno trattati da esperti di alto livello del mondo della politica, della cultura, dell’economia.

Quest’anno Passepartout avrà una nuova articolazione. Ci si propone infatti di abbandonare il modello talk show, sia perché oramai abusato sia perché la contemporanea presenza di più persone su un palco, e insieme la necessità di contenere la durata degli incontri, di fatto limita le possibilità di un discorso approfondito.
La scommessa sarà quindi quella di tornare al modello della lectio magistralis, invitando ospiti di alto profilo a parlare su un tema specifico nell’incontro serale, senza porre limiti di tempo.
La consapevolezza che il modello magistrale preclude in larga parte il confronto con il pubblico ci porta a cercare altre strategie per garantire ad esso coinvolgimento e possibilità di espressione: nell’appuntamento pomeridiano chiunque lo desideri potrà intervenire liberamente sul tema oggetto della conferenza della sera prima in incontri organizzati e gestiti da esperti locali delle varie tematiche.
Per questa parte si è pensato e si auspica fortemente il coinvolgimento diretto delle testate giornalistiche locali e dei giornalisti stessi.
Passepartout si sforza in questo modo di trovare una strada nuova, alternativa ai dibattiti e tuttavia coinvolgente, con una nuova articolazione (ridurre il numero degli incontri giornalieri per permettere un maggiore approfondimento di ciascuno di essi), che accoglie numerosi suggerimenti e pressioni da parte del pubblico.
Passepartout è organizzato dalla Biblioteca con l’appoggio del Comune di Asti e della Regione Piemonte.

Il direttore scientifico è Alberto Sinigaglia.

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