archivio

L’edizione 2006

Mettersi in gioco

Passepartout, il festival culturale della Citta’ di Asti, alla ventunesima edizione offre un ricco programma che tocca come sempre i temi piu’ vari, dalla geopolitica alla storia, passando per economia, societa’, ambiente, musica, fotografia, arte e letteratura. Si svolgera’ da domenica 2 a sabato 8 giugno, organizzato dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti con la Citta’ di Asti e la Regione Piemonte.

Il direttore scientifico Alberto Sinigaglia spiega: “Il titolo Limiti allude all’urgenza di porre i limiti di trattative e di tregue ai due tremendi conflitti – Russia-Ucraina, Hamas-Israele – che producono e morte su confini da sempre contesi. Lo suggeriscono le incalzanti conquiste dell’intelligenza artificiale e i timori che si sostituisca alla nostra creativita’, che addirittura diventi incontrollabile arma di guerra. Per questo la geopolitica e i progressi tecnico-scientifici saranno centrali nella rassegna astigiana. Ma affronteremo altri limiti, augurabili o temibili, che emergono dall’attualita’ in cui viviamo. Limiti non sembri in contrasto con la parola festival, la cui radice, festa, indica positivita’, piacevolezza, sorriso. A Passepartout – come avviene da 21 anni e come apprezza un pubblico crescente – si approfondiranno i temi con serena autorevolezza, relatori di indiscusso prestigio e una positiva idea di futuro”.

Gallery

archivio

L’edizione 2006

Mettersi in gioco

Passepartout, il festival culturale della Citta’ di Asti, alla ventunesima edizione offre un ricco programma che tocca come sempre i temi piu’ vari, dalla geopolitica alla storia, passando per economia, societa’, ambiente, musica, fotografia, arte e letteratura. Si svolgera’ da domenica 2 a sabato 8 giugno, organizzato dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti con la Citta’ di Asti e la Regione Piemonte.

Il direttore scientifico Alberto Sinigaglia spiega: “Il titolo Limiti allude all’urgenza di porre i limiti di trattative e di tregue ai due tremendi conflitti – Russia-Ucraina, Hamas-Israele – che producono e morte su confini da sempre contesi. Lo suggeriscono le incalzanti conquiste dell’intelligenza artificiale e i timori che si sostituisca alla nostra creativita’, che addirittura diventi incontrollabile arma di guerra. Per questo la geopolitica e i progressi tecnico-scientifici saranno centrali nella rassegna astigiana. Ma affronteremo altri limiti, augurabili o temibili, che emergono dall’attualita’ in cui viviamo. Limiti non sembri in contrasto con la parola festival, la cui radice, festa, indica positivita’, piacevolezza, sorriso. A Passepartout – come avviene da 21 anni e come apprezza un pubblico crescente – si approfondiranno i temi con serena autorevolezza, relatori di indiscusso prestigio e una positiva idea di futuro”.

Gallery

2025

Il programma

A passepartout

Il Festival