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L’edizione 2022

Fragile Occidente

“1922-2022 Fragile Occidente” s’intitola il Festival Passepartout che si svolge ad Asti dal 3 al 12 giugno. Secondo la formula sperimentata, mette a confronto l’anno in corso con la storia: il centenario del “Tramonto dell’Occidente” di Spengler, dell'”Ulysses” di Joyce, della scoperta della tomba di Tutankhamon, della Legge Croce sui parchi naturali, del fascismo al potere, della nascita di Beppe Fenoglio. E ancora: i cinquant’anni dei Bronzi di Riace e i trent’anni di Mani pulite.

Tra i protagonisti, il musicista-poeta Paolo Conte, uno degli artisti italiani più noti e amati.

Gli ospiti

Enzo Bianchi è nato a Castel Boglione (AT) nel 1943. Dopo gli studi alla Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Torino, alla fine del 1965 si è recato a Bose, una frazione abbandonata del Comune di Magnano sulla Serra di Ivrea, con l’intenzione di dare inizio a una comunità monastica. Raggiunto nel 1968 dai primi fratelli e sorelle, ha scritto la regola della comunità la quale è giunta a contare novantadue membri tra fratelli e sorelle di cinque diverse nazionalità ed è presente, oltre che a Bose, anche a Gerusalemme (Israele) (1981-2016), Ostuni (BR), Assisi (PG), Cellole-San Gimignano (SI) e Civitella San Paolo (RM). È stato priore della comunità dalla fondazione fino al 2017. Nel 1983 ha fondato la casa editrice Edizioni Qiqajon che pubblica testi di spiritualità biblica, patristica, liturgica e monastica. Nel 2000 l’Università degli Studi di Torino gli ha conferito la laurea honoris causa in “Scienze Politiche” e nel 2016 anche l’Università degli studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo gli ha conferito la Laurea Honoris Causa. Nel 2014 Papa Francesco lo ha nominato Consultore del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Ha progettato e diretto i tre volumi della Bibbia Einaudi la cui seconda edizione è ora in libreria.

Pietrangelo Buttafuoco, scrittore e giornalista, è autore di vari libri tra cui Fogli consaguinei (Ar, 2001), Le uova del Drago (Mondadori, 2005), L’Ultima del Diavolo (Mondadori, 2008), Cabaret Voltaire (Bompiani, 2008), Fimmini (Mondadori, 2009), Il Lupo e la Luna (Bompiani, 2011), Fuochi (Vallecchi, 2012), Il dolore pazzo dell’amore (Bompiani 2013), Buttanissima Sicilia. Dall’autonomia a Crocetta, tutta una rovina (Bompiani 2014), Il feroce Saracino (Bompiani, 2015), L’ insoluto. Piccolo dizionario biografico per ricordare l’Italia di oggi con Sergio Nazzaro (Città Nuova, 2017) e Sotto il suo passo nascono i fiori. Goethe e l’Islam con Francesca Bocca-Aldaqre (La Nave di Teseo, 2019). Scrive inoltre su «Il Foglio», «la Repubblica» e «Il Sole 24 ore».

Professore ordinario all’Università di Bologna dal 2004, Fulvio Cammarano insegna Storia contemporanea presso il Dipartimento delle Arti e il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali. È stato Presidente del Sistema bibliotecario d’Ateneo (2011-2015). Dal 2015 al 2019 è stato Presidente della Società Italiana per lo studio della Storia contemporanea (Sissco) e dal 2016 dirige il Master in giornalismo dell’Ateneo. Dirige la collana “Quaderni di storia” (Le Monnier). Editorialista e collaboratore per le pagine culturali di numerose testate giornalistiche.

Giovanni Caprara è editorialista scientifico del Corriere della Sera, docente del corso di Storia dell’esplorazione spaziale al Politecnico di Milano, curatore della sezione Spazio del Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano e membro dell’History Committee dell’International Academy of Astronautics. È autore di numerose pubblicazioni sulla storia della scienza e dell’esplorazione spaziale tradotte in Europa e negli Stati Uniti. Nel 2000 ha ricevuto il premio ConScientia delle università milanesi come giornalista scientifico dell’anno; nel 2010 l’European Science Writers Award della Euroscience Foundation e nel 2016 il Premio per la comunicazione scientifica della Società Italiana di Fisica (SIF). L’International Astronomical Union ha battezzato con il nome ‘10928 Caprara’, un asteroide in orbita tra Marte e Giove. Dal 2011 è presidente dell’UGIS, Unione Giornalisti Italiani Scientifici.

Aldo Cazzullo è uno dei più noti editorialisti e inviati del “Corriere della sera”, dove ogni giorno cura la rubrica delle lettere dei lettori, che prima era stata di Indro Montanelli e di Sergio Romano. Aveva esordito alla “Stampa”, dove è stato redattore, corrispondente da Parigi e inviato fino al 2003. Testimone di grandi appuntamenti elettorali e sportivi, profondo conoscitore dei costumi e della recente storia d’Italia, i suoi libri hanno scalato le classifiche di vendita. Tra i più recenti: A riveder le stelle (2020), Le italiane. Il Paese salvato dalle donne (2021), Un italiano contro. Il secolo lungo di Montanelli e Il posto degli uomini (2021), Dante in Purgatorio dove andremo tutti (2021). Nell’anno dantesco Aldo Cazzullo e Piero Pelù hanno portato “A riveder le stelle”, ridotto a reading teatrale, sui palcoscenici di tutta l’Italia.

Gherardo Colombo nel 1974 è entrato in magistratura. Già giudice nella VII sezione penale della Corte di Milano, tra il 1978 e il 1989 è stato giudice istruttore. Figura chiave nella lotta al crimine organizzato, è stato consulente per le Commissioni parlamentari d’inchiesta su terrorismo e mafia (1989-93) e in qualità di pubblico ministero è stato protagonista dell’inchiesta “Mani Pulite” come PM presso la procura di Milano dal 1989 al 2005, anno in cui è diventato giudice in Corte di Cassazione. Nel 2007 ha lasciato la professione e da allora si è prodigato nella diffusione dei concetti di legalità e giustizia, soprattutto nelle scuole, oltre ad aver assunto la presidenza della casa editrice Garzanti Libri (2009) ed essere stato dal 2012 al 2015 membro del consiglio di amministrazione della RAI. Tra le sue pubblicazioni: Lettera a un figlio su Mani Pulite (2015), Il legno storto della giustizia (con Gustavo Zagrebelsky, 2017), Anche per giocare servono le regole (2020) e La sola colpa di essere nati (con Liliana Segre, 2021).

Paolo Conte fin da ragazzo comincia a coltivare quelle che ancora oggi rimangono le sue passioni: il jazz americano e le arti figurative. Inizia a scrivere canzoni, per sé e per altri artisti, sulla scia di suggestioni assorbite dalla vita, dal cinema e dalla letteratura. Nel 1974 il suo esordio discografico, ma il grande pubblico lo scoprirà cinque anni dopo con “Un gelato al limon”. Seguono tour in tutto il mondo e lavori discografici che entrano nella storia, rendendolo uno dei cantautori più apprezzati in Italia e all’estero. Nel 2000 realizza un progetto che sognava da vent’anni, Razmataz, un’opera multimediale legata ad un musical che porta lo stesso nome, ambientato nella Parigi degli anni Venti. La storia, che nello specifico narra l’incontro tra la vecchia Europa e la nuova musica nera, è stata illustrata attraverso 1800 disegni eseguiti da Conte e trasformata in un’opera video su dvd, accompagnata da musica e dialoghi.

Guido Crosetto, imprenditore e uomo politico, da giovanissimo ha preso la guida dell’azienda di famiglia che produce macchine per l’agricoltura, espandendo poi l’attività imprenditoriale ad altri settori, tra l’altro al comparto immobiliare e turistico. Ha cominciato l’attività politica come Segretario Regionale del movimento giovanile e responsabile nazionale della formazione della Democrazia cristiana e nel 1988 è stato consigliere economico del Presidente del Consiglio Giovanni Goria. Sindaco di Marene dal 1990 al 2004, è stato consigliere provinciale di Cuneo dal 1999 al 2009, ricoprendo l’incarico di capogruppo di Forza Italia. Nel 2001, 2006 e 2008 è stato eletto alla Camera dei Deputati nelle fila prima di Forza It e poi del Popolo delle libertà. Sottosegretario alla Difesa nel IV governo Berlusconi, è stato tra i fondatori di Fratelli d’Italia, di cui è stato coordinatore nazionale. Nel 2014 è stato nominato presidente dell’Aiad, la Federazione delle Aziende Italiane per l’Aerospazio.

Masolino d’Amico, scrittore, traduttore, critico teatrale, sceneggiatore cinematografico, ha insegnato letteratura inglese all’Università di Roma Tre. È autore di numerosi saggi tra cui Scena e parola in Shakespeare, Dieci secoli di teatro inglese (970-1980), Persone speciali e Altro giro. Ha curato edizioni di Wilde, Forster, Swift, e tradotto Byron, Richardson, Stevenson, Carroll, Lawrence, Woolf, Hemingway, nonché, per il teatro, Shakespeare, O’Neill, Miller, Williams, Ayckbourn. Per il cinema ha lavorato come traduttore e adattatore di dialoghi di film inglesi e americani, e come sceneggiatore con Zeffirelli e Monicelli.

Maurizio Ferraris, uno dei più importanti filosofi e accademici italiani, dal 1995 insegna Filosofia teoretica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Torino. In ambito teorico, ha legato il suo nome al rilancio dell’estetica come teoria della sensibilità, a un’ontologia sociale intesa come ontologia dei documenti, e a un superamento del postmodernismo attraverso la proposta di un nuovo realismo. Dal 1989 al 2010 ha collaborato al supplemento culturale de Il Sole 24 ore; dal 2010 scrive per le pagine culturali di Repubblica. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Il denaro e i suo inganni (Einaudi 2018), Intorno agli unicorni. Supercazzole, ornitorinchi, ircocervi (Il Mulino 2018), Documanità – Filosofia del mondo nuovo (Laterza 2021).

Manuela Furnari astigiana, è autrice del volume Paolo Conte. Prima la musica (Il Saggiatore, 2009), un libro che ha segnato un passaggio fondamentale nell’ambito degli studi di popular music e analizza la figura di Paolo Conte partendo dalla musica, elemento fondamentale nel suo processo compositivo. Il libro è arricchito da fotografie, dichiarazioni e spartiti autografi inediti del Maestro. È anche autrice di Quando correva il Novecento, saggio che costituisce la seconda parte di Razmataz, edita da Feltrinelli nel 2019 e ambientata nella Parigi degli anni Venti, una sorta di racconto a due voci tra la studiosa e Paolo Conte su quelli che lui stesso definisce i suoi “vizi capitali”, che sono la musica e la pittura, e sui primi decenni del Novecento, culla delle avanguardie, “là dove qualsiasi idea di modernità deve recarsi in adorante pellegrinaggio”.

Paolo Garimberti, laureato in Giurisprudenza, ha iniziato l’attività giornalistica durante il periodo universitario, Nel 1969 è passato a La Stampa, dove ha lavorato fino al 1986 come inviato, corrispondente e, a partire dal 1979, caporedattore della redazione di Roma. In seguito è passato a Repubblica, dove tra il 1996 e il 2000 ha diretto il magazine Il Venerdì, mentre dal 2000 ha assunto la vicedirezione di Repubblica. Nel 2004 lascia la vicedirezione operativa del quotidiano per diventare direttore delle relazioni e sviluppo internazionali del Gruppo Espresso. Per la televisione Garimberti è stato analista di politica internazionale per il Tg 3 (1988 – 1993), commentando in diretta la trasformazione dell’Urss, il crollo dei regimi comunisti nell’Europa orientale, la guerra del Golfo e il golpe dell’agosto 1991 a Mosca. Da febbraio 2005 Garimberti ha condotto anche un talk show di approfondimento per Repubblica Radio Tv.

Alessandra Ghisleri come sondaggista-ricercatrice lavora presso diversi istituti di ricerca, e nel 2001 diventa Direttore del Dipartimento Opinione e Sociale in DataMedia. Nel marzo del 2004 fonda Euromedia Research con Alfonso Lupo, società mirata verso gli investimenti nelle nuove tecnologie e per l’affinamento di nuove metodologie di indagine, fatto che le farà vincere nel 2007 il premio Germoglio d’Oro della Fondazione Marisa Bellisario. Da settembre 2014 è la sondaggista del programma Ballarò condotto da Massimo Giannini, e in qualità di ospite partecipa frequentemente ad alcune trasmissioni dei canali Rai, come Rai News 24, e ai programmi di approfondimento sull’attualità politica di LA7. Dal settembre 2016, dopo la chiusura di Ballarò a luglio, è una delle sondaggiste del programma Porta a Porta condotto da Bruno Vespa. Nel settembre 2019 viene eletta “Prima Donna 2019” dalla giuria del Premio Internazionale “Casato Prime Donne”. Nel marzo 2020 pubblica il suo primo libro La Repubblica dei sondaggi. L’Italia raccontata attraverso i numeri, in cui ripercorre il passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica, fino al presente.

Christian Greco, egittologo, è stato docente universitario, e dal 2014 è membro del Comitato Tecnico-Scientifico per i Beni Archeologici del MIBACT e Direttore della Fondazione Museo egizio di Torino. Nel 2007 ottiene un Master in egittologia presso l’università di Leida. L’anno successivo consegue il titolo di dottore di ricerca presso l’Università di Pavia. Nel 2009 inizia ad insegnare lingue classiche nelle scuole secondarie. In seguito lavora come insegnante di italiano presso l’Università di Leida e, dopo una breve parentesi come direttore di un hotel, inizia a lavorare come guida al Rijksmuseum van Oudheden. Insegnante fino al 2012, il 28 aprile 2014 diventa direttore del Museo Egizio di Torino e dal 17 giugno dello stesso anno Membro del Comitato Tecnico-Scientifico per i Beni Archeologici del MIBACT.

Piercarlo Grimaldi dal 2011 al 2017 ha insegnato ed è stato rettore dell’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo. In precedenza aveva insegnato Antropologia culturale, Etnologia e Storia delle tradizioni popolari all’Università di Torino e all’Università Avogadro del Piemonte Orientale. Direttore di collana editoriale, autori di libri e saggi con Carlo Petrini e Davide Porporato, ha dato vita ai Granai della memoria, progetto scientifico e didattico di archiviazione multimediale di storie di vita. È il presidente dell’associazione culturale Astigiani.

Amy Kellogg, grande esperta e cultrice del mondo russo (Bachelor of Arts in Soviet Studies e Master of Arts in Russian and East European Studies alla Stanford University), dal 1999 è giornalista per Fox News per la quale è stata inviata a Londra, Mosca, Israele, Palestina e Pakistan e negli ultimi anni ha seguito in prima persona tutti i maggiori eventi politici. Attualmente vive a Milano. Del 2021 è il suo esordio letterario con il thriller “Cuore rosso” sul declino dell’Unione Sovietica.

Claudio Pagliara è giornalista professionista dal 1984. Entra in Rai nel 1988, e nel 1995 diventa caporedattore responsabile degli esteri. Nel 2001 è a Parigi, come corrispondente per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dalla Francia. Nel 2003 si sposta a Gerusalemme, per assumere l’incarico di corrispondente-responsabile della sede Rai per il Medio Oriente: segue gli effetti della seconda intifada, la vittoria di Hamas, gli interventi israeliani a Gaza. Nel 2014 gli viene affidato l’incarico di corrispondente- responsabile dell’ufficio di Pechino per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dalla Cina, dal Giappone e dai Paesi del Sud-est asiatico, dove viene trasferito nel mese di aprile. Realizza documentari, inchieste, servizi e dirette per raccontare lo sviluppo, le sfide e le incognite del continente asiatico. Nell’agosto 2019 gli viene affidato l’incarico di corrispondente-responsabile dell’ufficio di New York per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dagli Stati Uniti.

Stefano Pontecorvo, nato a Bangkok (Thailandia), è entrato nella carriera diplomatica nel 1985. Dal 2013 al 2015 ha lavorato in qualità di consigliere diplomatico del ministro della Difesa italiano, operando su questioni politico-militari della Nato, incluso l’Afghanistan. Tra i suoi precedenti incarichi figura quello di vice capo missione presso le ambasciate d’Italia a Londra e Mosca.

Giovanni Quaglia, laureato in Lettere, è docente di Economia e Direzione delle Imprese presso l’Università degli Studi di Torino (Dipartimento di Management – Sezione di Economia e Direzione delle Imprese), revisore Ufficiale dei Conti, giornalista pubblicista, ha una consolidata esperienza al vertice di società anche quotate, enti, istituzioni, associazioni culturali e organizzazioni non profit. È Presidente della Fondazione CRT.

Domenico Quirico è giornalista de La Stampa, responsabile degli esteri, corrispondente da Parigi e ora inviato. Ha seguito in particolare tutte le vicende africane degli ultimi vent’anni dalla Somalia al Congo, dal Ruanda alla primavera araba. Ha vinto i premi giornalistici Cutuli e Premiolino e, nel 2013, il prestigioso Premio Indro Montanelli. Ha scritto quattro saggi storici per Mondadori (Adua, Squadrone bianco, Generali e Naja) e Primavera araba per Bollati Boringheri. Presso Neri Pozza ha pubblicato Gli Ultimi. La magnifica storia dei vinti e Il paese del male e Addio Kabul con Farhad Bitani.

Roberto Ragazzoni, astronomo, da sempre si occupa di divulgazione delle scienze astronomiche anche attraverso eventi culturali trasversali. Ha partecipato ad eventi di gemellaggio promossi dall’UNESCO per la preservazione dei cieli bui in aree dolomitiche e nel deserto della Namibia. Ha organizzato diverse serie di incontri divulgativi in luoghi cittadini (Caffescenza) e conferenze in planetari. Ha prodotto anche eventi musicali a tema astronomico e spettacoli teatrali contribuendo alla loro sceneggiatura. Oltre alle stelle coltiva la passione del cielo come istruttore di volo e pilota proprietario di un aereo sperimentale che ha modificato personalmente.

Carlo Ratti, ingegnere e architetto, insegna al Massachusetts Institute of Tecnology, dove ha fondato il Senseable City Lab, e dirige lo studio internazionale di progettazione Carlo Ratti Associati, la cui sede italiana è a Torino. Incluso nella rivista «Wired» tra le «50 persone che cambieranno il mondo», scrive su «Architectural Review», «Il Sole 24 Ore», «Scientific American» e il «New York Times». Suoi lavori sono stati esposti, tra l’altro, alla Biennale di Venezia, al MoMA di New York e al Science Museum di Londra. È autore di oltre 500 pubblicazioni. Per Einaudi ha pubblicato, con Matthew Claudel, Architettura Open Source. Verso una progettazione aperta (2014), e La città di domani. Come le reti stanno cambiando il futuro urbano (2017).

Mario Sacco, dopo una lunga esperienza in Coldiretti, Confcooperative e alla Camera di Commercio di Asti, dove ha ricoperto il ruolo di Presidente dal 2005 al 2015, dal 2016 è Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, e dal 2018 anche della Fondazione Asti Musei e di ASTISS.

Gianpaolo Scarante, nato a Venezia e laureato in Scienze Politiche a Padova, è in Carriera Diplomatica dal 1978. È stato Capo di Gabinetto del Ministro degli Esteri, Consigliere Diplomatico del Presidente del Consiglio, suo Rappresentante Speciale per la ricostruzione dei Balcani e Ambasciatore in Grecia e in Turchia. Docente presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova, Laurea Magistrale in Politica Internazionale e Diplomazia, è analista politico e commentatore di politica internazionale. È stato Presidente dell’Ateneo Veneto per il quadriennio 2018-2021.

Salvatore Settis è archeologo e storico dell’arte. Collabora stabilmente con «La Repubblica», «Il Sole 24 Ore» e «L’espresso». È stato visiting professor in Università americane ed europee e nel 2001 ha tenuto le Mellon Lectures di Storia dell’Arte alla National Gallery di Washington. Dopo aver diretto il Getty Research Institute for the History of Art di Los Angeles (1994-99), è tornato a insegnare Storia dell’Arte e dell’Archeologia Classica alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dove è stato direttore fino al 2010. Dal 2007 al 2009 è stato presidente del Consiglio superiore dei beni culturali.

Michele Smargiassi scrive su Repubblica dal 1989, occupandosi in prevalenza di società e cultura. Appassionato di fotografia, sulle colonne del quotidiano cura la rubrica Fotocrazia con il nome di Il Fotocrate. Si è laureato in Storia contemporanea all’Università di Bologna e tiene lezioni e corsi in scuole, università e circoli culturali. È membro del comitato scientifico Sisf, Società italiana di studi di fotografia, del comitato scientifico del Centro italiano per la fotografia d’autore di Bibbiena e del comitato scientifico della Fondazione Nino Migliori di Bologna. Tra i numerosi scritti dedicati alla cultura visuale, i più recenti Ora che ci penso. La storia dimenticata delle cose quotidiane (Dalai, 2011); Sorridere. La fotografia comica e quella ridicola (Contrasto, 2020); Voglio proprio vedere. Interviste impossibili ma non improbabili ai grandi fotografi (Contrasto, 2021).

Giuseppe Tardivo, professore onorario di Economia e gestione delle imprese nell’Università di Torino, ha appena visto uscire da Giappichelli Editore tre volumi (833 pagine) di contributi accademici internazionali in suo onore dal titolo “Creazione di valore attraverso il circolo virtuoso Imprese-Università-Istituzioni-Territorio”. È membro del Comitato scientifico dell’Associations of North America Higher Education International, dell’Advisory Board di UniCredit Nord-Ovest, del Consiglio d’indirizzo della Cassa di Risparmio di Torino, del CdA della Fondazione ASO Santa Croce e Carle Cuneo Onlus. È stato cofondatore del Campus di Management ed economia, sede di Cuneo; direttore della Sezione di Economia e direzione delle imprese dell’Università di Torino e presidente del Corso di laurea magistrale in Direzione d’impresa, Marketing e Strategie.

Alessandra Tarquini insegna Storia dei partiti politici all’Università la Sapienza di Roma. Si occupa di Storia della cultura e della politica italiana del Novecento. Per il Mulino ha pubblicato Il Gentile dei fascisti. Gentiliani e antigentiliani nel regime fascista (2009), Storia della cultura fascista (2016) e La sinistra italiana e gli ebrei: socialismo, sionismo e antisemitismo dal 1892 al 1992 (2019).

Gustavo Zagrebelsky, già presidente della Corte costituzionale, è professore emerito dell’Università di Torino; insegna anche all’Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano. È membro dell’Accademia delle Scienze di Torino e dell’Accademia nazionale dei Lincei. Tra le sue più recenti pubblicazioni i due volumi di Giustizia costituzionale (Il Mulino 2018, con Valeria Marcenò), Diritto allo specchio (Einaudi 2018), Mai più senza maestri (Il Mulino, 2019) e, entrambi del 2021, La giustizia come professione e Qohelet- La domanda (Il Mulino).

Il confronto delle profezie di Oswald Spengler con le inquietudini politiche e sociali che pervadono gli Stati Uniti e l’Europa si fa drammatico e attuale con l’invasione russa dell’Ucraina. Lo affronteranno singolarmente il filosofo Maurizio Ferraris, padre Enzo Bianchi, gli ambasciatori Stefano Pontecorvo e Gianpaolo Scarante, l’esperta di opinione pubblica Alessandra Ghisleri, i giornalisti Amy Kellogg, Aldo Cazzullo, Paolo Garimberti, Claudio Pagliara, Domenico Quirico.
Si alterneranno con quattro grandi temi: le avanguardie artistiche e musicali degli Anni 20 secondo Paolo Conte; Tutankhamon la cui tomba scoperta un secolo fa – lo racconterà Christian Greco – avviò la marcia trionfale dei faraoni d’Egitto nella cultura europea; i Bronzi di Riace – lo racconterà Pietrangelo Buttafuoco – che cinquant’anni fa riemersero dal mare stupefacendo il mondo.

Salvatore Settis illustrerà la legge firmata Benedetto Croce che nel 1922 istituiva i parchi naturali. Una ragione per affrontare l’ambiente e la sua salute con l’astronomo Roberto Ragazzoni e Giovanni Caprara presidente dell’Associazione giornalisti italiani scientifici. Con l’archistar Carlo Ratti si vedrà come le tecnologie e la sostenibilità trasformino le città. Con il giornalista Giancarlo Smargiassi si rivivrà la vasta indagine sul paesaggio condotta dal fotografo Luigi Ghirri e dallo scrittore Gianni Celati. A un progetto di Ghirri è dedicato il film di Elisabetta Sgarbi che si vedrà in anteprima il 24 maggio.
La letteratura è presente a Passepartout con due protagonisti: Beppe Fenoglio nel centenario della nascita e James Joyce nel centenario di “Ulysses”, il romanzo scandaloso che lo rese celebre. Di Fenoglio e del suo rapporto con la cultura popolare delle Langhe parlerà l’antropologo Pier Carlo Grimaldi, del fenomeno Joyce l’anglista Masolino d’Amico.

I cent’anni della Marcia su Roma ci inducono ad analizzare con la storica Alessandra Tarquini che cosa sia stato il fascismo e se ve ne siano tracce nelle correnti illiberali che si sviluppano in Europa e in America. Una motivo in più, nei cent’anni della “Rivoluzione liberale”, la rivista di Piero Gobetti, per interrogarsi con lo storico Fulvio Cammarano se quell’idea abbia un futuro.

Una serata è dedicata alla giustizia – dall’anniversario di Mani Pulite alla riforma di Marta Cartabia – con due maestri del diritto: Gustavo Zagrebelsky e Gherardo Colombo. Due serate sono riservate ai problemi economici aggravati dalla pandemia e ora dalla guerra: quelli di economia internazionale con l’imprenditore e politico Guido Crosetto; quelli di economia locale con tre personalità del mondo delle fondazioni bancarie: Giovanni Quaglia, Mario Sacco, Giuseppe Tardivo a dialogo con Luca Ubaldeschi, direttore del “Secolo XIX.

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L’edizione 2022

Fragile Occidente

“1922-2022 Fragile Occidente” s’intitola il Festival Passepartout che si svolge ad Asti dal 3 al 12 giugno. Secondo la formula sperimentata, mette a confronto l’anno in corso con la storia: il centenario del “Tramonto dell’Occidente” di Spengler, dell'”Ulysses” di Joyce, della scoperta della tomba di Tutankhamon, della Legge Croce sui parchi naturali, del fascismo al potere, della nascita di Beppe Fenoglio. E ancora: i cinquant’anni dei Bronzi di Riace e i trent’anni di Mani pulite.

Tra i protagonisti, il musicista-poeta Paolo Conte, uno degli artisti italiani più noti e amati.

Gli ospiti

Enzo Bianchi è nato a Castel Boglione (AT) nel 1943. Dopo gli studi alla Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Torino, alla fine del 1965 si è recato a Bose, una frazione abbandonata del Comune di Magnano sulla Serra di Ivrea, con l’intenzione di dare inizio a una comunità monastica. Raggiunto nel 1968 dai primi fratelli e sorelle, ha scritto la regola della comunità la quale è giunta a contare novantadue membri tra fratelli e sorelle di cinque diverse nazionalità ed è presente, oltre che a Bose, anche a Gerusalemme (Israele) (1981-2016), Ostuni (BR), Assisi (PG), Cellole-San Gimignano (SI) e Civitella San Paolo (RM). È stato priore della comunità dalla fondazione fino al 2017. Nel 1983 ha fondato la casa editrice Edizioni Qiqajon che pubblica testi di spiritualità biblica, patristica, liturgica e monastica. Nel 2000 l’Università degli Studi di Torino gli ha conferito la laurea honoris causa in “Scienze Politiche” e nel 2016 anche l’Università degli studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo gli ha conferito la Laurea Honoris Causa. Nel 2014 Papa Francesco lo ha nominato Consultore del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Ha progettato e diretto i tre volumi della Bibbia Einaudi la cui seconda edizione è ora in libreria.

Pietrangelo Buttafuoco, scrittore e giornalista, è autore di vari libri tra cui Fogli consaguinei (Ar, 2001), Le uova del Drago (Mondadori, 2005), L’Ultima del Diavolo (Mondadori, 2008), Cabaret Voltaire (Bompiani, 2008), Fimmini (Mondadori, 2009), Il Lupo e la Luna (Bompiani, 2011), Fuochi (Vallecchi, 2012), Il dolore pazzo dell’amore (Bompiani 2013), Buttanissima Sicilia. Dall’autonomia a Crocetta, tutta una rovina (Bompiani 2014), Il feroce Saracino (Bompiani, 2015), L’ insoluto. Piccolo dizionario biografico per ricordare l’Italia di oggi con Sergio Nazzaro (Città Nuova, 2017) e Sotto il suo passo nascono i fiori. Goethe e l’Islam con Francesca Bocca-Aldaqre (La Nave di Teseo, 2019). Scrive inoltre su «Il Foglio», «la Repubblica» e «Il Sole 24 ore».

Professore ordinario all’Università di Bologna dal 2004, Fulvio Cammarano insegna Storia contemporanea presso il Dipartimento delle Arti e il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali. È stato Presidente del Sistema bibliotecario d’Ateneo (2011-2015). Dal 2015 al 2019 è stato Presidente della Società Italiana per lo studio della Storia contemporanea (Sissco) e dal 2016 dirige il Master in giornalismo dell’Ateneo. Dirige la collana “Quaderni di storia” (Le Monnier). Editorialista e collaboratore per le pagine culturali di numerose testate giornalistiche.

Giovanni Caprara è editorialista scientifico del Corriere della Sera, docente del corso di Storia dell’esplorazione spaziale al Politecnico di Milano, curatore della sezione Spazio del Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano e membro dell’History Committee dell’International Academy of Astronautics. È autore di numerose pubblicazioni sulla storia della scienza e dell’esplorazione spaziale tradotte in Europa e negli Stati Uniti. Nel 2000 ha ricevuto il premio ConScientia delle università milanesi come giornalista scientifico dell’anno; nel 2010 l’European Science Writers Award della Euroscience Foundation e nel 2016 il Premio per la comunicazione scientifica della Società Italiana di Fisica (SIF). L’International Astronomical Union ha battezzato con il nome ‘10928 Caprara’, un asteroide in orbita tra Marte e Giove. Dal 2011 è presidente dell’UGIS, Unione Giornalisti Italiani Scientifici.

Aldo Cazzullo è uno dei più noti editorialisti e inviati del “Corriere della sera”, dove ogni giorno cura la rubrica delle lettere dei lettori, che prima era stata di Indro Montanelli e di Sergio Romano. Aveva esordito alla “Stampa”, dove è stato redattore, corrispondente da Parigi e inviato fino al 2003. Testimone di grandi appuntamenti elettorali e sportivi, profondo conoscitore dei costumi e della recente storia d’Italia, i suoi libri hanno scalato le classifiche di vendita. Tra i più recenti: A riveder le stelle (2020), Le italiane. Il Paese salvato dalle donne (2021), Un italiano contro. Il secolo lungo di Montanelli e Il posto degli uomini (2021), Dante in Purgatorio dove andremo tutti (2021). Nell’anno dantesco Aldo Cazzullo e Piero Pelù hanno portato “A riveder le stelle”, ridotto a reading teatrale, sui palcoscenici di tutta l’Italia.

Gherardo Colombo nel 1974 è entrato in magistratura. Già giudice nella VII sezione penale della Corte di Milano, tra il 1978 e il 1989 è stato giudice istruttore. Figura chiave nella lotta al crimine organizzato, è stato consulente per le Commissioni parlamentari d’inchiesta su terrorismo e mafia (1989-93) e in qualità di pubblico ministero è stato protagonista dell’inchiesta “Mani Pulite” come PM presso la procura di Milano dal 1989 al 2005, anno in cui è diventato giudice in Corte di Cassazione. Nel 2007 ha lasciato la professione e da allora si è prodigato nella diffusione dei concetti di legalità e giustizia, soprattutto nelle scuole, oltre ad aver assunto la presidenza della casa editrice Garzanti Libri (2009) ed essere stato dal 2012 al 2015 membro del consiglio di amministrazione della RAI. Tra le sue pubblicazioni: Lettera a un figlio su Mani Pulite (2015), Il legno storto della giustizia (con Gustavo Zagrebelsky, 2017), Anche per giocare servono le regole (2020) e La sola colpa di essere nati (con Liliana Segre, 2021).

Paolo Conte fin da ragazzo comincia a coltivare quelle che ancora oggi rimangono le sue passioni: il jazz americano e le arti figurative. Inizia a scrivere canzoni, per sé e per altri artisti, sulla scia di suggestioni assorbite dalla vita, dal cinema e dalla letteratura. Nel 1974 il suo esordio discografico, ma il grande pubblico lo scoprirà cinque anni dopo con “Un gelato al limon”. Seguono tour in tutto il mondo e lavori discografici che entrano nella storia, rendendolo uno dei cantautori più apprezzati in Italia e all’estero. Nel 2000 realizza un progetto che sognava da vent’anni, Razmataz, un’opera multimediale legata ad un musical che porta lo stesso nome, ambientato nella Parigi degli anni Venti. La storia, che nello specifico narra l’incontro tra la vecchia Europa e la nuova musica nera, è stata illustrata attraverso 1800 disegni eseguiti da Conte e trasformata in un’opera video su dvd, accompagnata da musica e dialoghi.

Guido Crosetto, imprenditore e uomo politico, da giovanissimo ha preso la guida dell’azienda di famiglia che produce macchine per l’agricoltura, espandendo poi l’attività imprenditoriale ad altri settori, tra l’altro al comparto immobiliare e turistico. Ha cominciato l’attività politica come Segretario Regionale del movimento giovanile e responsabile nazionale della formazione della Democrazia cristiana e nel 1988 è stato consigliere economico del Presidente del Consiglio Giovanni Goria. Sindaco di Marene dal 1990 al 2004, è stato consigliere provinciale di Cuneo dal 1999 al 2009, ricoprendo l’incarico di capogruppo di Forza Italia. Nel 2001, 2006 e 2008 è stato eletto alla Camera dei Deputati nelle fila prima di Forza It e poi del Popolo delle libertà. Sottosegretario alla Difesa nel IV governo Berlusconi, è stato tra i fondatori di Fratelli d’Italia, di cui è stato coordinatore nazionale. Nel 2014 è stato nominato presidente dell’Aiad, la Federazione delle Aziende Italiane per l’Aerospazio.

Masolino d’Amico, scrittore, traduttore, critico teatrale, sceneggiatore cinematografico, ha insegnato letteratura inglese all’Università di Roma Tre. È autore di numerosi saggi tra cui Scena e parola in Shakespeare, Dieci secoli di teatro inglese (970-1980), Persone speciali e Altro giro. Ha curato edizioni di Wilde, Forster, Swift, e tradotto Byron, Richardson, Stevenson, Carroll, Lawrence, Woolf, Hemingway, nonché, per il teatro, Shakespeare, O’Neill, Miller, Williams, Ayckbourn. Per il cinema ha lavorato come traduttore e adattatore di dialoghi di film inglesi e americani, e come sceneggiatore con Zeffirelli e Monicelli.

Maurizio Ferraris, uno dei più importanti filosofi e accademici italiani, dal 1995 insegna Filosofia teoretica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Torino. In ambito teorico, ha legato il suo nome al rilancio dell’estetica come teoria della sensibilità, a un’ontologia sociale intesa come ontologia dei documenti, e a un superamento del postmodernismo attraverso la proposta di un nuovo realismo. Dal 1989 al 2010 ha collaborato al supplemento culturale de Il Sole 24 ore; dal 2010 scrive per le pagine culturali di Repubblica. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Il denaro e i suo inganni (Einaudi 2018), Intorno agli unicorni. Supercazzole, ornitorinchi, ircocervi (Il Mulino 2018), Documanità – Filosofia del mondo nuovo (Laterza 2021).

Manuela Furnari astigiana, è autrice del volume Paolo Conte. Prima la musica (Il Saggiatore, 2009), un libro che ha segnato un passaggio fondamentale nell’ambito degli studi di popular music e analizza la figura di Paolo Conte partendo dalla musica, elemento fondamentale nel suo processo compositivo. Il libro è arricchito da fotografie, dichiarazioni e spartiti autografi inediti del Maestro. È anche autrice di Quando correva il Novecento, saggio che costituisce la seconda parte di Razmataz, edita da Feltrinelli nel 2019 e ambientata nella Parigi degli anni Venti, una sorta di racconto a due voci tra la studiosa e Paolo Conte su quelli che lui stesso definisce i suoi “vizi capitali”, che sono la musica e la pittura, e sui primi decenni del Novecento, culla delle avanguardie, “là dove qualsiasi idea di modernità deve recarsi in adorante pellegrinaggio”.

Paolo Garimberti, laureato in Giurisprudenza, ha iniziato l’attività giornalistica durante il periodo universitario, Nel 1969 è passato a La Stampa, dove ha lavorato fino al 1986 come inviato, corrispondente e, a partire dal 1979, caporedattore della redazione di Roma. In seguito è passato a Repubblica, dove tra il 1996 e il 2000 ha diretto il magazine Il Venerdì, mentre dal 2000 ha assunto la vicedirezione di Repubblica. Nel 2004 lascia la vicedirezione operativa del quotidiano per diventare direttore delle relazioni e sviluppo internazionali del Gruppo Espresso. Per la televisione Garimberti è stato analista di politica internazionale per il Tg 3 (1988 – 1993), commentando in diretta la trasformazione dell’Urss, il crollo dei regimi comunisti nell’Europa orientale, la guerra del Golfo e il golpe dell’agosto 1991 a Mosca. Da febbraio 2005 Garimberti ha condotto anche un talk show di approfondimento per Repubblica Radio Tv.

Alessandra Ghisleri come sondaggista-ricercatrice lavora presso diversi istituti di ricerca, e nel 2001 diventa Direttore del Dipartimento Opinione e Sociale in DataMedia. Nel marzo del 2004 fonda Euromedia Research con Alfonso Lupo, società mirata verso gli investimenti nelle nuove tecnologie e per l’affinamento di nuove metodologie di indagine, fatto che le farà vincere nel 2007 il premio Germoglio d’Oro della Fondazione Marisa Bellisario. Da settembre 2014 è la sondaggista del programma Ballarò condotto da Massimo Giannini, e in qualità di ospite partecipa frequentemente ad alcune trasmissioni dei canali Rai, come Rai News 24, e ai programmi di approfondimento sull’attualità politica di LA7. Dal settembre 2016, dopo la chiusura di Ballarò a luglio, è una delle sondaggiste del programma Porta a Porta condotto da Bruno Vespa. Nel settembre 2019 viene eletta “Prima Donna 2019” dalla giuria del Premio Internazionale “Casato Prime Donne”. Nel marzo 2020 pubblica il suo primo libro La Repubblica dei sondaggi. L’Italia raccontata attraverso i numeri, in cui ripercorre il passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica, fino al presente.

Christian Greco, egittologo, è stato docente universitario, e dal 2014 è membro del Comitato Tecnico-Scientifico per i Beni Archeologici del MIBACT e Direttore della Fondazione Museo egizio di Torino. Nel 2007 ottiene un Master in egittologia presso l’università di Leida. L’anno successivo consegue il titolo di dottore di ricerca presso l’Università di Pavia. Nel 2009 inizia ad insegnare lingue classiche nelle scuole secondarie. In seguito lavora come insegnante di italiano presso l’Università di Leida e, dopo una breve parentesi come direttore di un hotel, inizia a lavorare come guida al Rijksmuseum van Oudheden. Insegnante fino al 2012, il 28 aprile 2014 diventa direttore del Museo Egizio di Torino e dal 17 giugno dello stesso anno Membro del Comitato Tecnico-Scientifico per i Beni Archeologici del MIBACT.

Piercarlo Grimaldi dal 2011 al 2017 ha insegnato ed è stato rettore dell’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo. In precedenza aveva insegnato Antropologia culturale, Etnologia e Storia delle tradizioni popolari all’Università di Torino e all’Università Avogadro del Piemonte Orientale. Direttore di collana editoriale, autori di libri e saggi con Carlo Petrini e Davide Porporato, ha dato vita ai Granai della memoria, progetto scientifico e didattico di archiviazione multimediale di storie di vita. È il presidente dell’associazione culturale Astigiani.

Amy Kellogg, grande esperta e cultrice del mondo russo (Bachelor of Arts in Soviet Studies e Master of Arts in Russian and East European Studies alla Stanford University), dal 1999 è giornalista per Fox News per la quale è stata inviata a Londra, Mosca, Israele, Palestina e Pakistan e negli ultimi anni ha seguito in prima persona tutti i maggiori eventi politici. Attualmente vive a Milano. Del 2021 è il suo esordio letterario con il thriller “Cuore rosso” sul declino dell’Unione Sovietica.

Claudio Pagliara è giornalista professionista dal 1984. Entra in Rai nel 1988, e nel 1995 diventa caporedattore responsabile degli esteri. Nel 2001 è a Parigi, come corrispondente per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dalla Francia. Nel 2003 si sposta a Gerusalemme, per assumere l’incarico di corrispondente-responsabile della sede Rai per il Medio Oriente: segue gli effetti della seconda intifada, la vittoria di Hamas, gli interventi israeliani a Gaza. Nel 2014 gli viene affidato l’incarico di corrispondente- responsabile dell’ufficio di Pechino per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dalla Cina, dal Giappone e dai Paesi del Sud-est asiatico, dove viene trasferito nel mese di aprile. Realizza documentari, inchieste, servizi e dirette per raccontare lo sviluppo, le sfide e le incognite del continente asiatico. Nell’agosto 2019 gli viene affidato l’incarico di corrispondente-responsabile dell’ufficio di New York per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dagli Stati Uniti.

Stefano Pontecorvo, nato a Bangkok (Thailandia), è entrato nella carriera diplomatica nel 1985. Dal 2013 al 2015 ha lavorato in qualità di consigliere diplomatico del ministro della Difesa italiano, operando su questioni politico-militari della Nato, incluso l’Afghanistan. Tra i suoi precedenti incarichi figura quello di vice capo missione presso le ambasciate d’Italia a Londra e Mosca.

Giovanni Quaglia, laureato in Lettere, è docente di Economia e Direzione delle Imprese presso l’Università degli Studi di Torino (Dipartimento di Management – Sezione di Economia e Direzione delle Imprese), revisore Ufficiale dei Conti, giornalista pubblicista, ha una consolidata esperienza al vertice di società anche quotate, enti, istituzioni, associazioni culturali e organizzazioni non profit. È Presidente della Fondazione CRT.

Domenico Quirico è giornalista de La Stampa, responsabile degli esteri, corrispondente da Parigi e ora inviato. Ha seguito in particolare tutte le vicende africane degli ultimi vent’anni dalla Somalia al Congo, dal Ruanda alla primavera araba. Ha vinto i premi giornalistici Cutuli e Premiolino e, nel 2013, il prestigioso Premio Indro Montanelli. Ha scritto quattro saggi storici per Mondadori (Adua, Squadrone bianco, Generali e Naja) e Primavera araba per Bollati Boringheri. Presso Neri Pozza ha pubblicato Gli Ultimi. La magnifica storia dei vinti e Il paese del male e Addio Kabul con Farhad Bitani.

Roberto Ragazzoni, astronomo, da sempre si occupa di divulgazione delle scienze astronomiche anche attraverso eventi culturali trasversali. Ha partecipato ad eventi di gemellaggio promossi dall’UNESCO per la preservazione dei cieli bui in aree dolomitiche e nel deserto della Namibia. Ha organizzato diverse serie di incontri divulgativi in luoghi cittadini (Caffescenza) e conferenze in planetari. Ha prodotto anche eventi musicali a tema astronomico e spettacoli teatrali contribuendo alla loro sceneggiatura. Oltre alle stelle coltiva la passione del cielo come istruttore di volo e pilota proprietario di un aereo sperimentale che ha modificato personalmente.

Carlo Ratti, ingegnere e architetto, insegna al Massachusetts Institute of Tecnology, dove ha fondato il Senseable City Lab, e dirige lo studio internazionale di progettazione Carlo Ratti Associati, la cui sede italiana è a Torino. Incluso nella rivista «Wired» tra le «50 persone che cambieranno il mondo», scrive su «Architectural Review», «Il Sole 24 Ore», «Scientific American» e il «New York Times». Suoi lavori sono stati esposti, tra l’altro, alla Biennale di Venezia, al MoMA di New York e al Science Museum di Londra. È autore di oltre 500 pubblicazioni. Per Einaudi ha pubblicato, con Matthew Claudel, Architettura Open Source. Verso una progettazione aperta (2014), e La città di domani. Come le reti stanno cambiando il futuro urbano (2017).

Mario Sacco, dopo una lunga esperienza in Coldiretti, Confcooperative e alla Camera di Commercio di Asti, dove ha ricoperto il ruolo di Presidente dal 2005 al 2015, dal 2016 è Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, e dal 2018 anche della Fondazione Asti Musei e di ASTISS.

Gianpaolo Scarante, nato a Venezia e laureato in Scienze Politiche a Padova, è in Carriera Diplomatica dal 1978. È stato Capo di Gabinetto del Ministro degli Esteri, Consigliere Diplomatico del Presidente del Consiglio, suo Rappresentante Speciale per la ricostruzione dei Balcani e Ambasciatore in Grecia e in Turchia. Docente presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova, Laurea Magistrale in Politica Internazionale e Diplomazia, è analista politico e commentatore di politica internazionale. È stato Presidente dell’Ateneo Veneto per il quadriennio 2018-2021.

Salvatore Settis è archeologo e storico dell’arte. Collabora stabilmente con «La Repubblica», «Il Sole 24 Ore» e «L’espresso». È stato visiting professor in Università americane ed europee e nel 2001 ha tenuto le Mellon Lectures di Storia dell’Arte alla National Gallery di Washington. Dopo aver diretto il Getty Research Institute for the History of Art di Los Angeles (1994-99), è tornato a insegnare Storia dell’Arte e dell’Archeologia Classica alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dove è stato direttore fino al 2010. Dal 2007 al 2009 è stato presidente del Consiglio superiore dei beni culturali.

Michele Smargiassi scrive su Repubblica dal 1989, occupandosi in prevalenza di società e cultura. Appassionato di fotografia, sulle colonne del quotidiano cura la rubrica Fotocrazia con il nome di Il Fotocrate. Si è laureato in Storia contemporanea all’Università di Bologna e tiene lezioni e corsi in scuole, università e circoli culturali. È membro del comitato scientifico Sisf, Società italiana di studi di fotografia, del comitato scientifico del Centro italiano per la fotografia d’autore di Bibbiena e del comitato scientifico della Fondazione Nino Migliori di Bologna. Tra i numerosi scritti dedicati alla cultura visuale, i più recenti Ora che ci penso. La storia dimenticata delle cose quotidiane (Dalai, 2011); Sorridere. La fotografia comica e quella ridicola (Contrasto, 2020); Voglio proprio vedere. Interviste impossibili ma non improbabili ai grandi fotografi (Contrasto, 2021).

Giuseppe Tardivo, professore onorario di Economia e gestione delle imprese nell’Università di Torino, ha appena visto uscire da Giappichelli Editore tre volumi (833 pagine) di contributi accademici internazionali in suo onore dal titolo “Creazione di valore attraverso il circolo virtuoso Imprese-Università-Istituzioni-Territorio”. È membro del Comitato scientifico dell’Associations of North America Higher Education International, dell’Advisory Board di UniCredit Nord-Ovest, del Consiglio d’indirizzo della Cassa di Risparmio di Torino, del CdA della Fondazione ASO Santa Croce e Carle Cuneo Onlus. È stato cofondatore del Campus di Management ed economia, sede di Cuneo; direttore della Sezione di Economia e direzione delle imprese dell’Università di Torino e presidente del Corso di laurea magistrale in Direzione d’impresa, Marketing e Strategie.

Alessandra Tarquini insegna Storia dei partiti politici all’Università la Sapienza di Roma. Si occupa di Storia della cultura e della politica italiana del Novecento. Per il Mulino ha pubblicato Il Gentile dei fascisti. Gentiliani e antigentiliani nel regime fascista (2009), Storia della cultura fascista (2016) e La sinistra italiana e gli ebrei: socialismo, sionismo e antisemitismo dal 1892 al 1992 (2019).

Gustavo Zagrebelsky, già presidente della Corte costituzionale, è professore emerito dell’Università di Torino; insegna anche all’Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano. È membro dell’Accademia delle Scienze di Torino e dell’Accademia nazionale dei Lincei. Tra le sue più recenti pubblicazioni i due volumi di Giustizia costituzionale (Il Mulino 2018, con Valeria Marcenò), Diritto allo specchio (Einaudi 2018), Mai più senza maestri (Il Mulino, 2019) e, entrambi del 2021, La giustizia come professione e Qohelet- La domanda (Il Mulino).

Il confronto delle profezie di Oswald Spengler con le inquietudini politiche e sociali che pervadono gli Stati Uniti e l’Europa si fa drammatico e attuale con l’invasione russa dell’Ucraina. Lo affronteranno singolarmente il filosofo Maurizio Ferraris, padre Enzo Bianchi, gli ambasciatori Stefano Pontecorvo e Gianpaolo Scarante, l’esperta di opinione pubblica Alessandra Ghisleri, i giornalisti Amy Kellogg, Aldo Cazzullo, Paolo Garimberti, Claudio Pagliara, Domenico Quirico.
Si alterneranno con quattro grandi temi: le avanguardie artistiche e musicali degli Anni 20 secondo Paolo Conte; Tutankhamon la cui tomba scoperta un secolo fa – lo racconterà Christian Greco – avviò la marcia trionfale dei faraoni d’Egitto nella cultura europea; i Bronzi di Riace – lo racconterà Pietrangelo Buttafuoco – che cinquant’anni fa riemersero dal mare stupefacendo il mondo.

Salvatore Settis illustrerà la legge firmata Benedetto Croce che nel 1922 istituiva i parchi naturali. Una ragione per affrontare l’ambiente e la sua salute con l’astronomo Roberto Ragazzoni e Giovanni Caprara presidente dell’Associazione giornalisti italiani scientifici. Con l’archistar Carlo Ratti si vedrà come le tecnologie e la sostenibilità trasformino le città. Con il giornalista Giancarlo Smargiassi si rivivrà la vasta indagine sul paesaggio condotta dal fotografo Luigi Ghirri e dallo scrittore Gianni Celati. A un progetto di Ghirri è dedicato il film di Elisabetta Sgarbi che si vedrà in anteprima il 24 maggio.
La letteratura è presente a Passepartout con due protagonisti: Beppe Fenoglio nel centenario della nascita e James Joyce nel centenario di “Ulysses”, il romanzo scandaloso che lo rese celebre. Di Fenoglio e del suo rapporto con la cultura popolare delle Langhe parlerà l’antropologo Pier Carlo Grimaldi, del fenomeno Joyce l’anglista Masolino d’Amico.

I cent’anni della Marcia su Roma ci inducono ad analizzare con la storica Alessandra Tarquini che cosa sia stato il fascismo e se ve ne siano tracce nelle correnti illiberali che si sviluppano in Europa e in America. Una motivo in più, nei cent’anni della “Rivoluzione liberale”, la rivista di Piero Gobetti, per interrogarsi con lo storico Fulvio Cammarano se quell’idea abbia un futuro.

Una serata è dedicata alla giustizia – dall’anniversario di Mani Pulite alla riforma di Marta Cartabia – con due maestri del diritto: Gustavo Zagrebelsky e Gherardo Colombo. Due serate sono riservate ai problemi economici aggravati dalla pandemia e ora dalla guerra: quelli di economia internazionale con l’imprenditore e politico Guido Crosetto; quelli di economia locale con tre personalità del mondo delle fondazioni bancarie: Giovanni Quaglia, Mario Sacco, Giuseppe Tardivo a dialogo con Luca Ubaldeschi, direttore del “Secolo XIX.

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