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L’edizione 2023

Fronti

Passepartout, il festival culturale della Città di Asti, compie 20 anni e festeggia con un ricco programma che tocca come sempre i temi più vari, dalla geopolitica alla storia, passando per economia, società, ambiente, musica, fotografia, arte e letteratura. Si svolgerà da giovedì 1 a domenica 11 giugno, organizzato dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti con la Città di Asti e la Regione Piemonte.
Direttore Scientifico Alberto Sinigaglia.

Il titolo di questa speciale edizione, “Fronti”, allude all’invasione russa dell’Ucraina e alle altre guerre in corso. Inoltre, ai nuovi fronti della geopolitica e ai fronti italiani della giustizia, della legalità, della sanità, della natalità, della bioetica, dell’ambiente, della condizione femminile, dello sport, della spiritualità, della cultura, della musica, del potere.

Gli ospiti

Giornalista, è stata corrispondente per il Manifesto, Repubblica e Corriere della Sera, negli Stati Uniti, in America Latina e Russia. Conduttrice di trasmissioni politiche televisive, è stata direttrice del Tg3 dal 1996 al 1998, e presidente della Rai tra il 2003 e il 2004. È stata direttrice dell’Agenzia di informazione internazionale ApBiscom e dal 2013 al 2020 ha guidato l’edizione italiana dell’Huffington Post. Ha vinto il Premiolino per i suoi servizi durante la guerra del Golfo e il Premio Max David come inviato di guerra, nel 1993 ha avuto la Nieman Fellowship dell’Università di Harvard. Con Bassa intensità (Feltrinelli, 1991), il suo primo libro, ha vinto il Premio Malaparte e con La crepa (Rizzoli, 1998) il Premio Saint Vincent. Conduce dal 2005 la trasmissione “In mezz’ora” su Rai 3.

Giornalista e conduttore radiofonico, collabora con la redazione bolognese di Repubblica ed è redattore del mensile musicale Classic Voice. Con la Newton Compton ha pubblicato, tra gli altri, Storie segrete della storia di Bologna, Capitani e bandiere, Il romanzo del grande Bologna e Bravi e dannati. I giocatori più geniali e ribelli della storia del calcio. Ha condotto per sette anni un matinée radiofonico calcistico, cercando punti di contatto tra la pedata e la grande musica.

Giurista italiano, è docente di Diritto costituzionale all’Università del Piemonte Orientale e all’Università di Paris-Val de Marne di Parigi), oltre che autore di numerose pubblicazioni. È stato consigliere giuridico dei ministri della Difesa (1989-92) e della Sanità (1996-2000) e capo dell’ufficio legislativo del ministero della Sanità dal 1997 al 1999; è stato consigliere giuridico del Ministro delle politiche per la famiglia (2006-2008), nonché presidente dell’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari nazionali) dal 2007 al 2011. Tra il 2011 e il 2013 è stato ministro della Salute del governo Monti. Alle elezioni politiche del 2013 è stato eletto alla Camera dei Deputati nella lista Scelta Civica – Con Monti per l’Italia e nel 2014 membro del Consiglio Superiore della Magistratura. Dal 2013 è presidente dell’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori, e dal 2020 è presidente del Conservatorio Vivaldi di Alessandria

Professore Ordinario di Economia politica all’Università degli Studi di Milano, direttore scientifico del Centro Studi Luca d’Agliano e Distinguished Visiting Faculty a SciencesPo di Parigi. La sua attività di ricerca è su temi di economia internazionale sia reale che delle banche e dei mercati finanziari. Ha contribuito soprattutto alla letteratura sulle imprese multinazionali e sulla competitività di impresa. I suoi lavori sono pubblicati sulle principali riviste accademiche internazionali. Tra l’altro è autore con Anthony Venables del libro “Multinational firms in the World Economy” pubblicato da Princeton University Press. È coordinatore di diversi progetti di ricerca internazionali finanziati dalla Commissione europea e altri organismi internazionali, oltre che membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Unicredit and Universities, della Fondazione Pesenti e Vice presidente della Fondazione Collegio Carlo Alberto. È inoltre Consigliere di Amministrazione indipendente di AON Italia, di Banca Sistema e di Ricerca e Studi (Gruppo Mediobanca) ed editorialista per il Sole 24 Ore.

Nato a Bari, è Professore ordinario di Filologia greca e latina presso l’Università di Bari. Laureatosi in Storia romana, ha svolto il perfezionamento in Filologia classica alla Scuola Normale di Pisa. Assistente di Storia Antica, poi di Letteratura Greca, ha insegnato anche Papirologia, Letteratura latina, Storia greca e romana. Fa parte del Comitato scientifico della “Society of Classical Tradition” di Boston e della Fondazione Istituto Gramsci di Roma. Dirige la rivista «Quaderni di Storia» e la collana di testi “La città antica”. Fa parte del comitato direttivo di «Historia y critica» (Santiago, Spagna), «Journal of Classical Tradition» (Boston), «Limes (Roma)». Ha studiato problemi di storia antica, letteratura greca e romana, storia della tradizione, storia degli studi classici, politica e cultura del XX secolo. Molti dei suoi libri sono stati tradotti all’estero, inclusi USA, Francia, Inghilterra e Germania.

Dopo aver ricoperto il ruolo di procuratore generale presso la Corte d’Appello di Torino, è ora procuratore capo. Ha cominciato la sua carriera in magistratura a Torino, come giudice istruttore impegnato in indagini sul terrorismo, in particolare sulle Brigate rosse. Dal 1986 al 1990 è stato membro del Consiglio superiore della magistratura. Ha diretto la Procura di Palermo dal 1993 al 1999, gli anni dei processi “eccellenti” su mafia e politica. Dal 1999 al 2001 ha diretto il Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) e in seguito per due anni è stato il rappresentante italiano presso Eurojust. Tra i suoi libri, L’eredità scomoda, con Antonio Ingroia (2001), A un cittadino che non crede nella giustizia, con Livio Pepino (2005), Di sana e robusta Costituzione, con Oscar Luigi Scalfaro (2010). Nel 2014 è nominato presidente del comitato scientifico della Fondazione “Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare” promossa ed istituita da Coldiretti.

Giornalista professionista dal 1984, inizia la collaborazione con la Rai tre anni prima conducendo una rubrica nell’ambito del programma radiofonico “Obiettivo Europa”. Nel 1983 realizza in Brasile, per il Tg2 diretto da Ugo Zatterin, l’intervista in esclusiva al latitante Umberto Ortolani. Nel 1989 fa parte della redazione di Enzo Biagi per il programma “Linea diretta”. Nel 1991 al Gr2 realizza diverse esclusive intervistando tra gli altri l’ex capo della Cia Colby, la vedova del dissidente Sakharov, Yasser Arafat e raccontando da Mosca la fine dell’URSS. Al rientro è promosso Inviato speciale. Nel 2000 è nominato corrispondente da Bruxelles. Tre anni dopo è corrispondente da Mosca dove rimane fino al 2007, quando rientra a Roma come inviato speciale del Tg1. Segue i maggiori eventi internazionali – le primarie e le elezioni americane, le Olimpiadi in Cina, lo tsunami in Giappone, le crisi economiche in Grecia e Spagna, le guerre in Afghanistan, Iraq, Ucraina e Mali. Nel novembre 2016 gli viene affidato l’incarico di corrispondente-responsabile dell’ufficio di Parigi per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dalla Francia, con il riconoscimento della qualifica di caporedattore. Dal dicembre 2021 è al TG1.

Laureata in Storia e Demografia Storica, ha iniziato la propria carriera rivestendo fin da subito importanti incarichi in diversi ambiti inerenti lo sport e la cultura. Ha insegnato presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Torino, dove è stata docente presso la cattedra di Storia Moderna. Nel 1996-1997 ha fatto parte del Comitato Scientifico per i cento anni della Juventus, curandone la mostra e il relativo catalogo, e dal 2007 è parte del Gruppo Cultura della Juventus. Nel 1998-99 è stata Presidente Esecutivo del Comitato Promotore Torino 2006 e lo ha guidato al successo nell’ottenere i XX Giochi Olimpici Invernali del 2006. Dal 2001 al 2005 ha partecipato alla Giunta Nazionale del CONI, prima e unica donna in Italia eletta in qualità di dirigente sportivo con delega speciale alle Olimpiadi del 2006. Dal 2006 al 2010 ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione del Teatro Regio di Torino, in qualità di rappresentante del Ministro per i Beni e le Attività Culturali. Dal 2007 al 2015, per due mandati consecutivi, è Presidente della Fondazione del Teatro Stabile di Torino. Dal 2012 è Presidente dalla Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino, e dal 2016 è rappresentante femminile della UEFA al Consiglio FIFA (Fédération Internationale de Football Association).

Astigiano, è laureato con lode in Economia Politica all’Università Bocconi e ha conseguito anche un Master in “Management Publique” presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha grande esperienza nella candidatura e organizzazione di grandi eventi internazionali e nello sviluppo di progetti turistici e culturali di valorizzazione del territorio. Ha un incarico di docenza presso l’Università Bocconi, nel Master in Management del Turismo.

Filosofo politico e critico cinematografico, collabora con Il Sole 24 Ore, sulle cui pagine ha tenuto a lungo anche una rubrica di critica televisiva con lo pseudonimo di Als Ob. Ha pubblicato, tra gli altri, Eroi della politica. Storie di re, capi e fondatori (Il Mulino), Il buono del mondo. Le ragioni della solidarietà (Il Mulino) e per Raffaello Cortina Editore i volumi Gli anni ’90 al cinema. Dizionario dei grandi film (con Luigi Paini, 1999), Ti racconto un film. Per spettatori innamorati e aspiranti critici (con Emilio Cozzi, 2007) e Far fronte all’ombra. Cosa insegnano le pesti (2022).

Ha cominciato la sua carriera da giornalista molto giovane, collaborando con il Giornale di Bergamo occupandosi di cronaca nera, politica e sport. Ha poi lavorato per Il Foglio, dove ha avuto come maestro Giuliano Ferrara e dove si è affermato, per poi passare a Libero, diretto dal padre Vittorio. Dal 2006 capo della redazione romana della Stampa, per cui ha curato la rubrica di brevi spunti umoristici Paesi e buoi e dal 2017 cura quella di prima pagina Buongiorno. Tra le sue pubblicazioni: Il prigioniero (2002), sul caso di Adriano Sofri; Novantatré. L’anno del terrore di Mani pulite (2016); Il libro dei giorni migliori (2020), raccolta degli articoli pubblicati nella rubrica Buongiorno della Stampa. Dal 2020 dirige Huffington Post Italia.

Scrittore e saggista, è professore ordinario di Letteratura italiana all’Università di Torino. Ha insegnato negli Stati Uniti a UCLA, a Stanford e alla Columbia University. Tra i suoi libri: Solitudini (Garzanti 1993), Il punto di vista della natura. Saggio su Leopardi (il melangolo 1996), Casanova e la malinconia (Einaudi 1999), Stile Novecento (Marsilio 20192), Riviera (Einaudi 2010), Montale sentimentale (Marsilio 2020), Lettere non italiane (Bompiani 2016), Vite libertine (La nave di Teseo 2021). Ha vinto nel 2011 il Premio per la Saggistica dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Collabora al Sole 24 Ore.

Professore ordinario di economia politica all’Università degli Studi di Torino, ha conseguito il Master of Science (1993) e il Phd (1996) alla London School of Economics, e ha iniziato la sua carriera negli Stati Uniti, a Washington, dove ha lavorato per tre anni come economista nel dipartimento di ricerca del Fondo Monetario Internazionale. Tornato in Italia nel 1999, è diventato professore associato all’Università Bocconi. Nel 2004 e 2005 è stato consulente economico del ministro dell’Economia e delle Finanze. Dal 2006 è direttore del Collegio Carlo Alberto, un’istituzione fondata dall’Università di Torino e dalla Compagnia di San Paolo. Dal 2007 è consigliere di sorveglianza e membro del comitato di controllo di Intesa San Paolo. Collabora con le principali istituzioni finanziarie ed è autore di più di venti pubblicazioni scientifiche internazionali.

Storico, ha insegnato all’Università di Bologna, a UCLA, alla Scuola Normale di Pisa. Tra i suoi libri, tradotti in più di venti lingue: I benandanti (1966; nuova ed. 2020); Il formaggio e i vermi (1976; nuova ed. 2019); Indagini su Piero (1981; nuova ed. 2021); Miti emblemi spie (1986); Storia notturna (1989, nuova ed. 2015); Il giudice e lo storico (1991); Rapporti di forza (1990); Occhiacci di legno (1998; nuova ed. 2019); Nessuna isola è un’isola (2002); Il filo e le tracce. Vero falso finto (2006), Paura reverenza terrore (2015); Nondimanco. Machiavelli, Pascal (2018); La lettera uccide (2022). Ha ricevuto l’Aby-Warburg-Preis (1992), il premio Feltrinelli per le scienze storiche (2005), l’Humboldt-Forschungspreis (2008), il premio Balzan per la storia d’Europa (1400-1700) (2010).

Spezzina di nascita ma astigiana di adozione dal 1979, ha lavorato per 40 anni alla Biblioteca Astense e per 20 ne è stata direttore. Ha messo a frutto la passione e la formazione storica dedicandosi a studi e ricerche sulla storia del Medioevo astigiano e non solo.

Generale, nato a Torino ha frequentato l’Accademia Militare di Modena, dal 1972 al 1974, e la Scuola di Applicazione di Torino, dal 1974 al 1976, dove ha conseguito la laurea in Scienze Strategiche Militari. Ha altresì conseguito le lauree in Scienze Diplomatiche ed Internazionali presso l’Università degli Studi di Trieste, il Master in Scienze Strategiche e la specializzazione universitaria in Scienze Umane presso l’Accademia Agostiniana di Roma. Dopo una lunga carriera, è stato promosso Generale di Brigata nel 2002, e ha assunto nel 2004, il comando della Brigata alpina Taurinense, e tra il 2005 e il 2006 il comando della Brigata Multinazionale Kabul in Afghanistan. Promosso Generale di Divisione nel gennaio 2006, ha assunto, dal marzo dello stesso anno, l’incarico di Capo Reparto Operazioni del Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa. Nel 2007 il Segretario Generale delle Nazioni Unite gli ha conferito l’incarico di Force Commander della missione UNIFIL in Libano, dove ha assolto il ruolo di Comandante delle Forze dell’ONU, nonché di Capo Missione. Nel gennaio 2010 è stato promosso al grado di Generale di Corpo d’Armata e, dal febbraio dello stesso anno, è stato nominato Capo di Gabinetto del Ministro della Difesa. Nell’ottobre 2011 è stato nominato Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e successivamente promosso al grado di Generale. Dal 2015 al 2018 è stato Capo di Stato Maggiore della Difesa, e dal 2022 è Presidente del Consiglio di Amministrazione di Fincantieri S.p.A. e di Assonave. Insignito di numerose decorazioni ed encomi, è autore di numerosi libri, studi ed articoli.

Direttrice d’orchestra impegnata a livello internazionale, è fondatrice e direttrice artistica del LvivMozArt Festival, Lviv (Ucraina) e fondatrice, direttrice d’orchestra e direttrice artistica della Youth Symphony Orchestra of Ukraine/YsOU. È il primo direttore principale donna di un’orchestra d’opera italiana (Teatro Comunale di Bologna) e nella storia del Bayreuth Opera Festival, con la sua produzione di debutto di “Flying Dutchman” come apertura del festival nel 2021. Oltre ad essere celebrata per la straordinaria combinazione di precisione e temperamento della sua direzione, è diventata un simbolo di combattente nel mondo della musica internazionale contro la guerra scoppiata nel suo paese, venendo premiata anche ai tedeschi Oper! Awards 2023.

Come giocatrice ha debuttato con la maglia della Nazionale italiana nel 1978, da allora è scesa in campo 153 volte ed ha segnato 105 reti, diventando la miglior marcatrice di sempre nella storia della squadra azzurra e sfiorando la vittoria degli Europei nel 1993 e 1997 (finalista entrambe le volte). Nella sua carriera ha vinto 12 scudetti, 2 Coppe Italia e 1 Supercoppa italiana, oltre ad essere stata 12 volte capocannoniere della Serie A (11 consecutivamente). Come allenatrice, nel 2014 è la prima donna a essere inserita nella Hall of Fame del calcio italiano. Nel 2016 è stata nominata allenatrice della Nazionale di calcio femminile di Trinidad e Tobago e direttore tecnico di tutte le selezioni giovanili femminili della federcalcio locale. Nel 2019 le viene assegnato il prestigioso Golden Foot, seconda donna nel mondo e prima in Europa. Nel 2022 porta la Lazio Women in Serie A.

Nata a Milano, laureata in Lettere Moderne all’Università Statale di Milano, si è specializzata all’Istituto per la Formazione al Giornalismo Carlo De Martino. Nel 2005 è partita per Istanbul, dove ha iniziato a scrivere per le principali testate italiane, a iniziare dall’agenzia stampa Apcom. Oggi collabora soprattutto per i quotidiani Avvenire e La Stampa, Radio In Blu e il periodico Strade, intervenendo spesso come opinionista a Radio3mondo, sul Tgcom e a Omnibus su LA7. È considerata uno dei maggiori esperti italiani di Turchia. Dopo otto anni di permanenza nel paese, ora vive fra Milano e Istanbul. Col il libro Il Reis ha vinto il Premio Fiuggi-Storia, per la sezione Gian Gaspare Napolitano-Inviato Speciale (2016). Nel 2022 ha pubblicato Brigate Russe. La guerra occulta del Cremlino tra troll e hacker (Ledizioni).

Politologo e pubblicista italiano (n. Bologna 1948). Dal 1989 professore alla facoltà di scienze politiche dell’Università degli studi di Bologna, è editorialista del Corriere della sera e membro del comitato direttivo della Rivista italiana di scienza politica, cui collabora dal 1972. Studioso dell’organizzazione dei partiti politici e del sistema politico italiano, nonché di politica internazionale, ha pubblicato, tra l’altro: Modelli di partito (1982); L’Italia che non c’è (1995); Guerrieri democratici. Le democrazie e la politica di potenza (1997); Il potere, lo stato, la libertà. La gracile costituzione della società libera (2004).

Regista cinematografico, autore e conduttore televisivo. Pierfrancesco Diliberto (in arte Pif), ha esordito come aiuto regista in Un tè con Mussolini (1998) di Zeffirelli e I cento passi (2000) di Giordana. È stato inviato del programma. Le iene, e dal 2007 su MTV ha condotto prima Il testimone e poi Il testimone vip. Nel 2013 ha debuttato come regista con il film La mafia uccide solo d’estate (David di Donatello e Nastro d’argento come miglior regista esordiente, e miglior commedia agli European film awards, 2014), seguito da In guerra per amore (2016) e E noi come stronzi rimanemmo a guardare. (2021) Nel 2018 ha esordito nella narrativa con …che Dio perdona a tutti, testo umoristico sulle ipocrisie della società contemporanea, cui hanno fatto seguito Io posso. Due donne sole contro la mafia (con Marco Lillo, 2021) e La disperata ricerca d’amore di un povero idiota (2022). Nel 2022 Vince il Premio Hemingway nella sezione Testimone del nostro tempo. Attualmente conduce su Radio Capital il programma I Sopravvissuti insieme a Michele Astori.

Fotografo professionista e studioso di storia ed estetica della fotografia, alterna il lavoro professionale con l’insegnamento e l’attività di divulgazione attraverso incontri e conferenze. Dal 2004 è impegnato in un lavoro di ricerca sulla ridefinizione dell’identità territoriale attraverso la rilettura del paesaggio urbano ed agrario.

Cardinale, ordinato sacerdote nel 1966, ha perfezionato gli studi biblici alla Pontificia Università Gregoriana e al Pontificio Istituto Biblico. Esperto biblista ed ebraista, è stato prefetto della Biblioteca-Pinacoteca Ambrosiana di Milano e docente di Esegesi dell’Antico Testamento alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. Attualmente è presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Nominato nel 2007 arcivescovo titolare di Villamagna di Proconsolare, creato cardinale nel 2010, dal 2012 al 2016 è stato presidente della Casa di Dante in Roma. Divulgatore e comunicatore, collabora, tra gli altri, con L’Osservatore Romano, Avvenire e Il Sole 24 ore, e conduce, su una rete nazionale, la rubrica domenicale Frontiere dello Spirito; per la sua attività giornalistica è stato insignito nel 2017 del premio Montanelli. La sua vasta produzione letteraria ammonta a circa centocinquanta volumi, riguardanti soprattutto argomenti biblici e scientifici, tra quelli più recenti Il Grande libro del Creato. (2021), Sapienza di Salomone (2022) e Tre (2023).

Docente di bioetica e di etica dell’ambiente e della sostenibilità alla Sapienza Università di Roma, è stato co-curatore delle mostre internazionali Dna – Il grande libro della vita (2017) e La scienza di Roma (2021-2022) che si sono svolte presso il Palaexpo di Roma. È membro del comitato scientifico per il museo della scienza di Roma. Per i tipi della Donzelli ha pubblicato Etica in laboratorio. Ricerca, responsabilità, diritti (2017, nuova edizione 2022) e Il codice della vita. Una storia della genetica tra scienza e bioetica, con Bernardino Fantini (2017).

Da 40 anni all’ISTAT, del quale ha assunto la direzione nel 2000, ha guidato in Italia il processo di rinnovamento radicale nel campo delle statistiche sociali e di genere a partire dagli anni ’90, apportando una vera e propria rivoluzione informativa, in un’ottica di qualità della vita, dando visibilità a invisibili, donne, bambini, giovani, anziani, disabili, persone lgbtq, poveri, homeless, migranti. È stata esperta per molti anni della Commissione Nazionale Parità e della Commissione Povertà, dell’Osservatorio Nazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza e di numerose altre Commissioni nazionali, oltre che membro di numerosi gruppi di alto livello e di centri di eccellenza presso ONU, Eurostat e OCSE. È autrice di più di cento pubblicazioni scientifiche e monografie. Dal 2016 è editorialista della Stampa e dal 2020 anche di Repubblica.

Atleta olimpionica di lancio del martello, inizia a praticare atletica leggera all’età di otto anni, specializzandosi nel salto in lungo, ma l’amore per il lancio del martello prende presto il sopravvento ed è a questa disciplina che Silvia dedicherà tutta la propria carriera sportiva. Dopo quindici anni di successi e due Olimpiadi, si ritira a causa di un infortunio e decide di impegnarsi nella politica sportiva. Già membro del Consiglio Federale FIDAL e del Consiglio Nazionale del Comitato Olimpico Italiano, nel 2021 è eletta Vice Presidente Vicario del CONI, prima donna a ricoprire questo ruolo. La bambina più forte del mondo è il suo primo libro.

È nato a Roma. Giornalista, vive e lavora a Milano. Editorialista per «Il Giornale», per cinque anni ne ha diretto le pagine culturali. Tra i suoi libri, Compagni di solitudine, L’onda del tempo, Percorsi d’acqua, Vagamondo, Da Parigi a Gerusalemme. Sulle tracce di Chateaubriand, Gli ultimi Mohicani, L’infinito Sessantotto. Per Neri Pozza ha pubblicato Il corsaro nero. Henry de Monfreid l’ultimo avventuriero (Premio Acqui Storia, 2016) e Genio ribelle. Arte e vita di Wyndham Lewis (2018).

Figlia d’arte (suo padre è l’ingegner Piero Taruffi, indimenticato pilota e recordman), nel 1984 debutta nel mondo delle corse sull’autodromo di Vallelunga, mettendosi subito in luce nel Trofeo Renault 5 Turbo. Ma la sua vera passione sono i rally e nel 1989 si laurea Campionessa italiana e Vice Campionessa europea Rally al volante di una potente Ford Sierra Cosworth Gruppo A, entrando di diritto a far parte dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia. Parallelamente ha collaborato in veste di pilota-istruttore e test driver per le maggiori case automobilistiche, ricoprendo anche incarichi di direttore tecnico per eventi Mercedes, Lotus, Seat Italia, Bridgestone-Firestone. Giornalista freelance, come opinionista è stata per oltre dieci anni il volto femminile del programma Rai Pole Position. Per mantenere viva la memoria di suo padre, nel 2006, ha scritto il libro Piero Taruffi, la Volpe Argentata, un atto d’amore per il centenario della nascita. Nel 2021, è stata la prima donna a essere nominata Grand Marshal della Carrera Panamericana, la mitica corsa messicana che suo padre, El Zorro Plateado, vinse settant’anni prima al volante della Ferrari 212 Inter.

Scrittore, giornalista e docente, dopo la laurea in Filosofia conseguita all’Università degli Studi di Milano, ha insegnato in prestigiose università italiane, come quella di Padova, ed estere, come l’Università Tagore di Calcutta. Professore ordinario di Estetica presso l’Università degli Studi di Milano, ha collaborato con molte testate, tra cui Il Giornale. Oltre a ciò, ha ricoperto molti importanti incarichi, tra i quali: Presidente del corso di laurea in Filosofia dell’Università degli Studi di Milano, consigliere d’amministrazione del Piccolo Teatro di Milano, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera sempre a Milano e rappresentante del Ministero della Pubblica Istruzione presso l’UNESCO per la tutele dei Beni immateriali. Tra i suoi libri “Quando ci batteva forte il cuore” “Rose bianche a Fiume”, “Le promesse della bellezza”, “Amata per caso” e i più recenti “In nome dell’amore. Le molte forme di un sentimento antico e misterioso” e “Maria. Dal pantano è nato un fiore”, tutti editi da Mondadori.

Dichiarano il Sindaco Maurizio Rasero e l’Assessore alla Cultura Paride Candelaresi: “Quello dei 20 anni è un traguardo tanto importante quanto raro quando si tratta di festival culturali. Passepartout si conferma un appuntamento attesissimo, e necessario, di incontro e confronto, con un occhio di riguardo alla qualità di ospiti e contenuti. Questa edizione porterà nomi eccellenti in tutti i campi, dal giornalismo alla letteratura, passando per musica, sport ed economia, a dimostrazione di come Asti sia ormai tappa obbligata nelle rotte culturali nazionali”.

Così il Direttore Scientifico del festival, Alberto Sinigaglia: “Se Asti Musei, Asti Teatro e Asti Musica sono l’orgoglio della città che merita di essere Capitale italiana della cultura, la Biblioteca Astense ne è il cuore pulsante tutti i giorni, non solo punto di riferimento degli studenti e dei lettori di ogni età. Con Passepartout, che ha fatto nascere e che ha cresciuto, affronta ogni anno temi cruciali, affidandoli ai maggiori esperti. Con il Premio D’Appello, rilanciato proprio da Passepartout, dona ogni anno ad Asti l’incontro con dieci tra i migliori scrittori della nuova produzione letteraria. Per queste ragioni i vent’anni del festival non vanno celebrati con il bilancio di un felice passato, ma con un progetto culturale che rafforzi Asti e le sue giuste aspirazioni”.

Il Presidente della Biblioteca Astense Roberta Bellesini sottolinea: “Il ventesimo anno di Passepartout è un compleanno importante. È un festival che ormai ha tutte le carte in regola per inserirsi a pieno titolo tra i festival di pensiero più importanti in Italia. Ma è soprattutto uno spazio di riflessione, dove abbiamo la certezza di trovare voci che ci aprono prospettive sull’attualità, nel mondo e nel tempo che stiamo percorrendo. In questo ultimo decennio questa necessità è diventata ancora più impellente. Per questo, non va considerato solo come un festival ma come occasione di crescita e confronto per il nostro futuro. Passepartout va preservato negli anni a venire per assicurarci pluralità di pensiero e strumenti che ci consentano di approfondire temi e opinioni”.

Così Alessia Conti, Direttrice della Biblioteca Astense: “Passepartout è simbolo di incontro, proposta che invita al pensiero, al ragionamento e all’esercizio del dubbio. Perché la cultura, nell’ascolto e nel confronto con l’altro aiuta a porci domande, a interrogarci sui temi che permeano la nostra attualità, su come li percepiamo e di fatto, viviamo. Vent’anni che testimoniano un impegno e una dedizione costante, oggi più vivo che mai, come viva è la biblioteca ogni giorno dell’anno. Un impegno dedicato a tutti che in questo 2023 si traduce nel programma e nelle numerose iniziative collaterali proposte, di coinvolgimento e di ricerca”.

Passepartout ha vent’anni.
Ha il suo cuore nella Biblioteca Astense e una storia bellissima: dalle stagioni nelle quali ospitò i più noti scrittori latinoamericani a quella che ha portato e porta ad Asti i nostri maggiori storici, romanzieri, artisti, critici d’arte, economisti, magistrati, scienziati, imprenditori, banchieri. Ormai Passepartout è uno dei più quotati appuntamenti nazionali di cultura, di pensiero e di progetto.
Arrivata tra le finaliste di Capitale Italiana della Cultura 2025, Asti ha dimostrato di possedere energie e idee che potrebbero molto giovare al ritmo e al futuro della città.
Se ne parlerà con i manager Evelina Christillin e Roberto Daneo, e con Donatella Gnetti.

Passepartout ha profumo di donna.
Nell’Italia in cui due giovani donne sono presidente del Consiglio e capo del maggior partito di opposizione cresce il numero di quelle che guidano università, istituti scientifici e aziende. Le calciatrici si sono prese la scena televisiva; le atlete fanno record; nuotatrici, sciatrici, tenniste collezionano medaglie; una direttrice d’orchestra si divide tra il podio e la responsabilità artistica di un grande teatro. Naturale festeggiare le loro conquiste, ragionando però su quelle mancate: parità di diritti, di lavoro, di compensi, di condizioni economiche e sociali che sono tra l’altro le cause della denatalità. E seguendo con attenzione le lotte e le sofferenze che altre donne affrontano in Turchia, in Iran, dove subiscono violenze e arretramenti della loro condizione umana.
In questo solco si inseriscono gli incontri con la direttrice d’orchestra Oksana Lyniv, la calciatrice e allenatrice Carolina Morace, la sociologa Linda Laura Sabbadini, l’atleta e Vicepresidente vicaria del CONI Silvia Salis e la pilota automobilistica Prisca Taruffi.

Passepartout ha odore di guerra.
È un odore tremendo. Nell’Europa da 77 anni in pace pensavamo di avere la pace garantita per sempre. Pensavamo la “guerra fredda” sepolta nella storia, ci interessavamo di conflitti lontani solo se vi cadeva qualcuno dei nostri diplomatici e militari. Ma l’invasione dell’Ucraina è vicina, disastrosa, ci coinvolge umanamente, politicamente, economicamente. Cambia confini, ridiscute alleanze, crea un nuovo disordine mondiale, suscita nuove paure.
Tra storia e futuro se ne parlerà con la giornalista Lucia Annunziata, lo storico Luciano Canfora, l’inviato Rai a Mosca Alessandro Cassieri, Mattia Feltri direttore dell’Huffington Post, il Generale Claudio Graziano, già capo di Stato maggiore della Difesa e Presidente del Comitato militare dell’Unione Europea, Marta Ottaviani inviata della Stampa in Turchia, Angelo Panebianco politologo del Corriere della Sera e il giornalista de Il Giornale Stenio Solinas.

Passepartout osserva la società.
Ne ha scelto alcuni temi cruciali: la Giustizia, la Legalità, la Sanità dopo il Covid, l’Economia, la Denatalità.
Due direttori del Festival dell’Economia di Torino, Pietro Garibaldi e Giorgio Barba Navaretti, appena terminata la manifestazione, riferiranno a Passepartout le ultime analisi sulla crisi economica aggravata dalle tensioni internazionali, dalla crisi energetica, dalla crisi ambientale; le possibili vie d’uscita; le prospettive del Pnrr.
Giancarlo Caselli, affronterà la situazione della giustizia, della legalità, della mafia dopo l’arresto del boss Messina Denaro.
Pif, popolare attore e regista di cinema e tv, ex inviato de “Le Iene”, racconterà come da siciliano ha guardato e guarda la mafia e i suoi capi da Riina a Messina Denaro.
Quando riusciremo ad avere una “sanità giusta”? Che cosa dovrebbe offrire, che cosa dovrebbe garantire lo Stato a tutti i cittadini? Qualità, efficienza, diritto, giustizia: un’idea di sanità pubblica secondo l’ex ministro della Salute e professore di Diritto costituzionale di Diritto pubblico alla Cattolica Renato Balduzzi.
Linda Laura Sabbadini, sociologa molto nota e direttrice dell’Istat, affronta il crescente problema della natalità, sfatando i luoghi comuni, analisi infondate e spiegandone le vere ragioni.

Passepartout ha sete di cultura
Covid, minacce di guerra nucleare, crisi economica, diffondono vecchie e nuove paure, alimentate dai nuovi sistemi di comunicazione e dai loro manovratori.
Il filosofo Roberto Escobar analizza i volti della paura, inquietanti quando usati da chi ne fa strumento, utili se interpretati nel modo giusto.
Lo storico della letteratura Giorgio Ficara il potere, i rapporti di forza sociali, famigliari e politici, in compagnia di due grandi scrittori: Italo Calvino, del quale ricorre il centenario della nascita e Alessandro Manzoni, del quale ricorrono i 150 anni della morte.
Due figure internazionali, Carlo Ginzburg e il Cardinale Gianfranco Ravasi, hanno scelto di portare a Passepartout due grandi temi: la libertà e l’umanesimo. La lezione dell’ex ministro della Cultura del Vaticano è dedicata alla memoria del biblista astigiano Paolo De Benedetti. Dell’esperienza di Nova Gorica e Gorizia insieme capitali europee della cultura parlerà il Sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna. Il Prof. Fabrizio Rufo insegnante di Bioetica alla Sapienza tratterà di scienza e democrazia, il filosofo Stefano Zecchi di come la bellezza può essere fondamento del conoscere e dell’agire.

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L’edizione 2023

Fronti

Passepartout, il festival culturale della Città di Asti, compie 20 anni e festeggia con un ricco programma che tocca come sempre i temi più vari, dalla geopolitica alla storia, passando per economia, società, ambiente, musica, fotografia, arte e letteratura. Si svolgerà da giovedì 1 a domenica 11 giugno, organizzato dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti con la Città di Asti e la Regione Piemonte.
Direttore Scientifico Alberto Sinigaglia.

Il titolo di questa speciale edizione, “Fronti”, allude all’invasione russa dell’Ucraina e alle altre guerre in corso. Inoltre, ai nuovi fronti della geopolitica e ai fronti italiani della giustizia, della legalità, della sanità, della natalità, della bioetica, dell’ambiente, della condizione femminile, dello sport, della spiritualità, della cultura, della musica, del potere.

Gli ospiti

Giornalista, è stata corrispondente per il Manifesto, Repubblica e Corriere della Sera, negli Stati Uniti, in America Latina e Russia. Conduttrice di trasmissioni politiche televisive, è stata direttrice del Tg3 dal 1996 al 1998, e presidente della Rai tra il 2003 e il 2004. È stata direttrice dell’Agenzia di informazione internazionale ApBiscom e dal 2013 al 2020 ha guidato l’edizione italiana dell’Huffington Post. Ha vinto il Premiolino per i suoi servizi durante la guerra del Golfo e il Premio Max David come inviato di guerra, nel 1993 ha avuto la Nieman Fellowship dell’Università di Harvard. Con Bassa intensità (Feltrinelli, 1991), il suo primo libro, ha vinto il Premio Malaparte e con La crepa (Rizzoli, 1998) il Premio Saint Vincent. Conduce dal 2005 la trasmissione “In mezz’ora” su Rai 3.

Giornalista e conduttore radiofonico, collabora con la redazione bolognese di Repubblica ed è redattore del mensile musicale Classic Voice. Con la Newton Compton ha pubblicato, tra gli altri, Storie segrete della storia di Bologna, Capitani e bandiere, Il romanzo del grande Bologna e Bravi e dannati. I giocatori più geniali e ribelli della storia del calcio. Ha condotto per sette anni un matinée radiofonico calcistico, cercando punti di contatto tra la pedata e la grande musica.

Giurista italiano, è docente di Diritto costituzionale all’Università del Piemonte Orientale e all’Università di Paris-Val de Marne di Parigi), oltre che autore di numerose pubblicazioni. È stato consigliere giuridico dei ministri della Difesa (1989-92) e della Sanità (1996-2000) e capo dell’ufficio legislativo del ministero della Sanità dal 1997 al 1999; è stato consigliere giuridico del Ministro delle politiche per la famiglia (2006-2008), nonché presidente dell’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari nazionali) dal 2007 al 2011. Tra il 2011 e il 2013 è stato ministro della Salute del governo Monti. Alle elezioni politiche del 2013 è stato eletto alla Camera dei Deputati nella lista Scelta Civica – Con Monti per l’Italia e nel 2014 membro del Consiglio Superiore della Magistratura. Dal 2013 è presidente dell’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori, e dal 2020 è presidente del Conservatorio Vivaldi di Alessandria

Professore Ordinario di Economia politica all’Università degli Studi di Milano, direttore scientifico del Centro Studi Luca d’Agliano e Distinguished Visiting Faculty a SciencesPo di Parigi. La sua attività di ricerca è su temi di economia internazionale sia reale che delle banche e dei mercati finanziari. Ha contribuito soprattutto alla letteratura sulle imprese multinazionali e sulla competitività di impresa. I suoi lavori sono pubblicati sulle principali riviste accademiche internazionali. Tra l’altro è autore con Anthony Venables del libro “Multinational firms in the World Economy” pubblicato da Princeton University Press. È coordinatore di diversi progetti di ricerca internazionali finanziati dalla Commissione europea e altri organismi internazionali, oltre che membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Unicredit and Universities, della Fondazione Pesenti e Vice presidente della Fondazione Collegio Carlo Alberto. È inoltre Consigliere di Amministrazione indipendente di AON Italia, di Banca Sistema e di Ricerca e Studi (Gruppo Mediobanca) ed editorialista per il Sole 24 Ore.

Nato a Bari, è Professore ordinario di Filologia greca e latina presso l’Università di Bari. Laureatosi in Storia romana, ha svolto il perfezionamento in Filologia classica alla Scuola Normale di Pisa. Assistente di Storia Antica, poi di Letteratura Greca, ha insegnato anche Papirologia, Letteratura latina, Storia greca e romana. Fa parte del Comitato scientifico della “Society of Classical Tradition” di Boston e della Fondazione Istituto Gramsci di Roma. Dirige la rivista «Quaderni di Storia» e la collana di testi “La città antica”. Fa parte del comitato direttivo di «Historia y critica» (Santiago, Spagna), «Journal of Classical Tradition» (Boston), «Limes (Roma)». Ha studiato problemi di storia antica, letteratura greca e romana, storia della tradizione, storia degli studi classici, politica e cultura del XX secolo. Molti dei suoi libri sono stati tradotti all’estero, inclusi USA, Francia, Inghilterra e Germania.

Dopo aver ricoperto il ruolo di procuratore generale presso la Corte d’Appello di Torino, è ora procuratore capo. Ha cominciato la sua carriera in magistratura a Torino, come giudice istruttore impegnato in indagini sul terrorismo, in particolare sulle Brigate rosse. Dal 1986 al 1990 è stato membro del Consiglio superiore della magistratura. Ha diretto la Procura di Palermo dal 1993 al 1999, gli anni dei processi “eccellenti” su mafia e politica. Dal 1999 al 2001 ha diretto il Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) e in seguito per due anni è stato il rappresentante italiano presso Eurojust. Tra i suoi libri, L’eredità scomoda, con Antonio Ingroia (2001), A un cittadino che non crede nella giustizia, con Livio Pepino (2005), Di sana e robusta Costituzione, con Oscar Luigi Scalfaro (2010). Nel 2014 è nominato presidente del comitato scientifico della Fondazione “Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare” promossa ed istituita da Coldiretti.

Giornalista professionista dal 1984, inizia la collaborazione con la Rai tre anni prima conducendo una rubrica nell’ambito del programma radiofonico “Obiettivo Europa”. Nel 1983 realizza in Brasile, per il Tg2 diretto da Ugo Zatterin, l’intervista in esclusiva al latitante Umberto Ortolani. Nel 1989 fa parte della redazione di Enzo Biagi per il programma “Linea diretta”. Nel 1991 al Gr2 realizza diverse esclusive intervistando tra gli altri l’ex capo della Cia Colby, la vedova del dissidente Sakharov, Yasser Arafat e raccontando da Mosca la fine dell’URSS. Al rientro è promosso Inviato speciale. Nel 2000 è nominato corrispondente da Bruxelles. Tre anni dopo è corrispondente da Mosca dove rimane fino al 2007, quando rientra a Roma come inviato speciale del Tg1. Segue i maggiori eventi internazionali – le primarie e le elezioni americane, le Olimpiadi in Cina, lo tsunami in Giappone, le crisi economiche in Grecia e Spagna, le guerre in Afghanistan, Iraq, Ucraina e Mali. Nel novembre 2016 gli viene affidato l’incarico di corrispondente-responsabile dell’ufficio di Parigi per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dalla Francia, con il riconoscimento della qualifica di caporedattore. Dal dicembre 2021 è al TG1.

Laureata in Storia e Demografia Storica, ha iniziato la propria carriera rivestendo fin da subito importanti incarichi in diversi ambiti inerenti lo sport e la cultura. Ha insegnato presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Torino, dove è stata docente presso la cattedra di Storia Moderna. Nel 1996-1997 ha fatto parte del Comitato Scientifico per i cento anni della Juventus, curandone la mostra e il relativo catalogo, e dal 2007 è parte del Gruppo Cultura della Juventus. Nel 1998-99 è stata Presidente Esecutivo del Comitato Promotore Torino 2006 e lo ha guidato al successo nell’ottenere i XX Giochi Olimpici Invernali del 2006. Dal 2001 al 2005 ha partecipato alla Giunta Nazionale del CONI, prima e unica donna in Italia eletta in qualità di dirigente sportivo con delega speciale alle Olimpiadi del 2006. Dal 2006 al 2010 ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione del Teatro Regio di Torino, in qualità di rappresentante del Ministro per i Beni e le Attività Culturali. Dal 2007 al 2015, per due mandati consecutivi, è Presidente della Fondazione del Teatro Stabile di Torino. Dal 2012 è Presidente dalla Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino, e dal 2016 è rappresentante femminile della UEFA al Consiglio FIFA (Fédération Internationale de Football Association).

Astigiano, è laureato con lode in Economia Politica all’Università Bocconi e ha conseguito anche un Master in “Management Publique” presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha grande esperienza nella candidatura e organizzazione di grandi eventi internazionali e nello sviluppo di progetti turistici e culturali di valorizzazione del territorio. Ha un incarico di docenza presso l’Università Bocconi, nel Master in Management del Turismo.

Filosofo politico e critico cinematografico, collabora con Il Sole 24 Ore, sulle cui pagine ha tenuto a lungo anche una rubrica di critica televisiva con lo pseudonimo di Als Ob. Ha pubblicato, tra gli altri, Eroi della politica. Storie di re, capi e fondatori (Il Mulino), Il buono del mondo. Le ragioni della solidarietà (Il Mulino) e per Raffaello Cortina Editore i volumi Gli anni ’90 al cinema. Dizionario dei grandi film (con Luigi Paini, 1999), Ti racconto un film. Per spettatori innamorati e aspiranti critici (con Emilio Cozzi, 2007) e Far fronte all’ombra. Cosa insegnano le pesti (2022).

Ha cominciato la sua carriera da giornalista molto giovane, collaborando con il Giornale di Bergamo occupandosi di cronaca nera, politica e sport. Ha poi lavorato per Il Foglio, dove ha avuto come maestro Giuliano Ferrara e dove si è affermato, per poi passare a Libero, diretto dal padre Vittorio. Dal 2006 capo della redazione romana della Stampa, per cui ha curato la rubrica di brevi spunti umoristici Paesi e buoi e dal 2017 cura quella di prima pagina Buongiorno. Tra le sue pubblicazioni: Il prigioniero (2002), sul caso di Adriano Sofri; Novantatré. L’anno del terrore di Mani pulite (2016); Il libro dei giorni migliori (2020), raccolta degli articoli pubblicati nella rubrica Buongiorno della Stampa. Dal 2020 dirige Huffington Post Italia.

Scrittore e saggista, è professore ordinario di Letteratura italiana all’Università di Torino. Ha insegnato negli Stati Uniti a UCLA, a Stanford e alla Columbia University. Tra i suoi libri: Solitudini (Garzanti 1993), Il punto di vista della natura. Saggio su Leopardi (il melangolo 1996), Casanova e la malinconia (Einaudi 1999), Stile Novecento (Marsilio 20192), Riviera (Einaudi 2010), Montale sentimentale (Marsilio 2020), Lettere non italiane (Bompiani 2016), Vite libertine (La nave di Teseo 2021). Ha vinto nel 2011 il Premio per la Saggistica dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Collabora al Sole 24 Ore.

Professore ordinario di economia politica all’Università degli Studi di Torino, ha conseguito il Master of Science (1993) e il Phd (1996) alla London School of Economics, e ha iniziato la sua carriera negli Stati Uniti, a Washington, dove ha lavorato per tre anni come economista nel dipartimento di ricerca del Fondo Monetario Internazionale. Tornato in Italia nel 1999, è diventato professore associato all’Università Bocconi. Nel 2004 e 2005 è stato consulente economico del ministro dell’Economia e delle Finanze. Dal 2006 è direttore del Collegio Carlo Alberto, un’istituzione fondata dall’Università di Torino e dalla Compagnia di San Paolo. Dal 2007 è consigliere di sorveglianza e membro del comitato di controllo di Intesa San Paolo. Collabora con le principali istituzioni finanziarie ed è autore di più di venti pubblicazioni scientifiche internazionali.

Storico, ha insegnato all’Università di Bologna, a UCLA, alla Scuola Normale di Pisa. Tra i suoi libri, tradotti in più di venti lingue: I benandanti (1966; nuova ed. 2020); Il formaggio e i vermi (1976; nuova ed. 2019); Indagini su Piero (1981; nuova ed. 2021); Miti emblemi spie (1986); Storia notturna (1989, nuova ed. 2015); Il giudice e lo storico (1991); Rapporti di forza (1990); Occhiacci di legno (1998; nuova ed. 2019); Nessuna isola è un’isola (2002); Il filo e le tracce. Vero falso finto (2006), Paura reverenza terrore (2015); Nondimanco. Machiavelli, Pascal (2018); La lettera uccide (2022). Ha ricevuto l’Aby-Warburg-Preis (1992), il premio Feltrinelli per le scienze storiche (2005), l’Humboldt-Forschungspreis (2008), il premio Balzan per la storia d’Europa (1400-1700) (2010).

Spezzina di nascita ma astigiana di adozione dal 1979, ha lavorato per 40 anni alla Biblioteca Astense e per 20 ne è stata direttore. Ha messo a frutto la passione e la formazione storica dedicandosi a studi e ricerche sulla storia del Medioevo astigiano e non solo.

Generale, nato a Torino ha frequentato l’Accademia Militare di Modena, dal 1972 al 1974, e la Scuola di Applicazione di Torino, dal 1974 al 1976, dove ha conseguito la laurea in Scienze Strategiche Militari. Ha altresì conseguito le lauree in Scienze Diplomatiche ed Internazionali presso l’Università degli Studi di Trieste, il Master in Scienze Strategiche e la specializzazione universitaria in Scienze Umane presso l’Accademia Agostiniana di Roma. Dopo una lunga carriera, è stato promosso Generale di Brigata nel 2002, e ha assunto nel 2004, il comando della Brigata alpina Taurinense, e tra il 2005 e il 2006 il comando della Brigata Multinazionale Kabul in Afghanistan. Promosso Generale di Divisione nel gennaio 2006, ha assunto, dal marzo dello stesso anno, l’incarico di Capo Reparto Operazioni del Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa. Nel 2007 il Segretario Generale delle Nazioni Unite gli ha conferito l’incarico di Force Commander della missione UNIFIL in Libano, dove ha assolto il ruolo di Comandante delle Forze dell’ONU, nonché di Capo Missione. Nel gennaio 2010 è stato promosso al grado di Generale di Corpo d’Armata e, dal febbraio dello stesso anno, è stato nominato Capo di Gabinetto del Ministro della Difesa. Nell’ottobre 2011 è stato nominato Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e successivamente promosso al grado di Generale. Dal 2015 al 2018 è stato Capo di Stato Maggiore della Difesa, e dal 2022 è Presidente del Consiglio di Amministrazione di Fincantieri S.p.A. e di Assonave. Insignito di numerose decorazioni ed encomi, è autore di numerosi libri, studi ed articoli.

Direttrice d’orchestra impegnata a livello internazionale, è fondatrice e direttrice artistica del LvivMozArt Festival, Lviv (Ucraina) e fondatrice, direttrice d’orchestra e direttrice artistica della Youth Symphony Orchestra of Ukraine/YsOU. È il primo direttore principale donna di un’orchestra d’opera italiana (Teatro Comunale di Bologna) e nella storia del Bayreuth Opera Festival, con la sua produzione di debutto di “Flying Dutchman” come apertura del festival nel 2021. Oltre ad essere celebrata per la straordinaria combinazione di precisione e temperamento della sua direzione, è diventata un simbolo di combattente nel mondo della musica internazionale contro la guerra scoppiata nel suo paese, venendo premiata anche ai tedeschi Oper! Awards 2023.

Come giocatrice ha debuttato con la maglia della Nazionale italiana nel 1978, da allora è scesa in campo 153 volte ed ha segnato 105 reti, diventando la miglior marcatrice di sempre nella storia della squadra azzurra e sfiorando la vittoria degli Europei nel 1993 e 1997 (finalista entrambe le volte). Nella sua carriera ha vinto 12 scudetti, 2 Coppe Italia e 1 Supercoppa italiana, oltre ad essere stata 12 volte capocannoniere della Serie A (11 consecutivamente). Come allenatrice, nel 2014 è la prima donna a essere inserita nella Hall of Fame del calcio italiano. Nel 2016 è stata nominata allenatrice della Nazionale di calcio femminile di Trinidad e Tobago e direttore tecnico di tutte le selezioni giovanili femminili della federcalcio locale. Nel 2019 le viene assegnato il prestigioso Golden Foot, seconda donna nel mondo e prima in Europa. Nel 2022 porta la Lazio Women in Serie A.

Nata a Milano, laureata in Lettere Moderne all’Università Statale di Milano, si è specializzata all’Istituto per la Formazione al Giornalismo Carlo De Martino. Nel 2005 è partita per Istanbul, dove ha iniziato a scrivere per le principali testate italiane, a iniziare dall’agenzia stampa Apcom. Oggi collabora soprattutto per i quotidiani Avvenire e La Stampa, Radio In Blu e il periodico Strade, intervenendo spesso come opinionista a Radio3mondo, sul Tgcom e a Omnibus su LA7. È considerata uno dei maggiori esperti italiani di Turchia. Dopo otto anni di permanenza nel paese, ora vive fra Milano e Istanbul. Col il libro Il Reis ha vinto il Premio Fiuggi-Storia, per la sezione Gian Gaspare Napolitano-Inviato Speciale (2016). Nel 2022 ha pubblicato Brigate Russe. La guerra occulta del Cremlino tra troll e hacker (Ledizioni).

Politologo e pubblicista italiano (n. Bologna 1948). Dal 1989 professore alla facoltà di scienze politiche dell’Università degli studi di Bologna, è editorialista del Corriere della sera e membro del comitato direttivo della Rivista italiana di scienza politica, cui collabora dal 1972. Studioso dell’organizzazione dei partiti politici e del sistema politico italiano, nonché di politica internazionale, ha pubblicato, tra l’altro: Modelli di partito (1982); L’Italia che non c’è (1995); Guerrieri democratici. Le democrazie e la politica di potenza (1997); Il potere, lo stato, la libertà. La gracile costituzione della società libera (2004).

Regista cinematografico, autore e conduttore televisivo. Pierfrancesco Diliberto (in arte Pif), ha esordito come aiuto regista in Un tè con Mussolini (1998) di Zeffirelli e I cento passi (2000) di Giordana. È stato inviato del programma. Le iene, e dal 2007 su MTV ha condotto prima Il testimone e poi Il testimone vip. Nel 2013 ha debuttato come regista con il film La mafia uccide solo d’estate (David di Donatello e Nastro d’argento come miglior regista esordiente, e miglior commedia agli European film awards, 2014), seguito da In guerra per amore (2016) e E noi come stronzi rimanemmo a guardare. (2021) Nel 2018 ha esordito nella narrativa con …che Dio perdona a tutti, testo umoristico sulle ipocrisie della società contemporanea, cui hanno fatto seguito Io posso. Due donne sole contro la mafia (con Marco Lillo, 2021) e La disperata ricerca d’amore di un povero idiota (2022). Nel 2022 Vince il Premio Hemingway nella sezione Testimone del nostro tempo. Attualmente conduce su Radio Capital il programma I Sopravvissuti insieme a Michele Astori.

Fotografo professionista e studioso di storia ed estetica della fotografia, alterna il lavoro professionale con l’insegnamento e l’attività di divulgazione attraverso incontri e conferenze. Dal 2004 è impegnato in un lavoro di ricerca sulla ridefinizione dell’identità territoriale attraverso la rilettura del paesaggio urbano ed agrario.

Cardinale, ordinato sacerdote nel 1966, ha perfezionato gli studi biblici alla Pontificia Università Gregoriana e al Pontificio Istituto Biblico. Esperto biblista ed ebraista, è stato prefetto della Biblioteca-Pinacoteca Ambrosiana di Milano e docente di Esegesi dell’Antico Testamento alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. Attualmente è presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Nominato nel 2007 arcivescovo titolare di Villamagna di Proconsolare, creato cardinale nel 2010, dal 2012 al 2016 è stato presidente della Casa di Dante in Roma. Divulgatore e comunicatore, collabora, tra gli altri, con L’Osservatore Romano, Avvenire e Il Sole 24 ore, e conduce, su una rete nazionale, la rubrica domenicale Frontiere dello Spirito; per la sua attività giornalistica è stato insignito nel 2017 del premio Montanelli. La sua vasta produzione letteraria ammonta a circa centocinquanta volumi, riguardanti soprattutto argomenti biblici e scientifici, tra quelli più recenti Il Grande libro del Creato. (2021), Sapienza di Salomone (2022) e Tre (2023).

Docente di bioetica e di etica dell’ambiente e della sostenibilità alla Sapienza Università di Roma, è stato co-curatore delle mostre internazionali Dna – Il grande libro della vita (2017) e La scienza di Roma (2021-2022) che si sono svolte presso il Palaexpo di Roma. È membro del comitato scientifico per il museo della scienza di Roma. Per i tipi della Donzelli ha pubblicato Etica in laboratorio. Ricerca, responsabilità, diritti (2017, nuova edizione 2022) e Il codice della vita. Una storia della genetica tra scienza e bioetica, con Bernardino Fantini (2017).

Da 40 anni all’ISTAT, del quale ha assunto la direzione nel 2000, ha guidato in Italia il processo di rinnovamento radicale nel campo delle statistiche sociali e di genere a partire dagli anni ’90, apportando una vera e propria rivoluzione informativa, in un’ottica di qualità della vita, dando visibilità a invisibili, donne, bambini, giovani, anziani, disabili, persone lgbtq, poveri, homeless, migranti. È stata esperta per molti anni della Commissione Nazionale Parità e della Commissione Povertà, dell’Osservatorio Nazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza e di numerose altre Commissioni nazionali, oltre che membro di numerosi gruppi di alto livello e di centri di eccellenza presso ONU, Eurostat e OCSE. È autrice di più di cento pubblicazioni scientifiche e monografie. Dal 2016 è editorialista della Stampa e dal 2020 anche di Repubblica.

Atleta olimpionica di lancio del martello, inizia a praticare atletica leggera all’età di otto anni, specializzandosi nel salto in lungo, ma l’amore per il lancio del martello prende presto il sopravvento ed è a questa disciplina che Silvia dedicherà tutta la propria carriera sportiva. Dopo quindici anni di successi e due Olimpiadi, si ritira a causa di un infortunio e decide di impegnarsi nella politica sportiva. Già membro del Consiglio Federale FIDAL e del Consiglio Nazionale del Comitato Olimpico Italiano, nel 2021 è eletta Vice Presidente Vicario del CONI, prima donna a ricoprire questo ruolo. La bambina più forte del mondo è il suo primo libro.

È nato a Roma. Giornalista, vive e lavora a Milano. Editorialista per «Il Giornale», per cinque anni ne ha diretto le pagine culturali. Tra i suoi libri, Compagni di solitudine, L’onda del tempo, Percorsi d’acqua, Vagamondo, Da Parigi a Gerusalemme. Sulle tracce di Chateaubriand, Gli ultimi Mohicani, L’infinito Sessantotto. Per Neri Pozza ha pubblicato Il corsaro nero. Henry de Monfreid l’ultimo avventuriero (Premio Acqui Storia, 2016) e Genio ribelle. Arte e vita di Wyndham Lewis (2018).

Figlia d’arte (suo padre è l’ingegner Piero Taruffi, indimenticato pilota e recordman), nel 1984 debutta nel mondo delle corse sull’autodromo di Vallelunga, mettendosi subito in luce nel Trofeo Renault 5 Turbo. Ma la sua vera passione sono i rally e nel 1989 si laurea Campionessa italiana e Vice Campionessa europea Rally al volante di una potente Ford Sierra Cosworth Gruppo A, entrando di diritto a far parte dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia. Parallelamente ha collaborato in veste di pilota-istruttore e test driver per le maggiori case automobilistiche, ricoprendo anche incarichi di direttore tecnico per eventi Mercedes, Lotus, Seat Italia, Bridgestone-Firestone. Giornalista freelance, come opinionista è stata per oltre dieci anni il volto femminile del programma Rai Pole Position. Per mantenere viva la memoria di suo padre, nel 2006, ha scritto il libro Piero Taruffi, la Volpe Argentata, un atto d’amore per il centenario della nascita. Nel 2021, è stata la prima donna a essere nominata Grand Marshal della Carrera Panamericana, la mitica corsa messicana che suo padre, El Zorro Plateado, vinse settant’anni prima al volante della Ferrari 212 Inter.

Scrittore, giornalista e docente, dopo la laurea in Filosofia conseguita all’Università degli Studi di Milano, ha insegnato in prestigiose università italiane, come quella di Padova, ed estere, come l’Università Tagore di Calcutta. Professore ordinario di Estetica presso l’Università degli Studi di Milano, ha collaborato con molte testate, tra cui Il Giornale. Oltre a ciò, ha ricoperto molti importanti incarichi, tra i quali: Presidente del corso di laurea in Filosofia dell’Università degli Studi di Milano, consigliere d’amministrazione del Piccolo Teatro di Milano, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera sempre a Milano e rappresentante del Ministero della Pubblica Istruzione presso l’UNESCO per la tutele dei Beni immateriali. Tra i suoi libri “Quando ci batteva forte il cuore” “Rose bianche a Fiume”, “Le promesse della bellezza”, “Amata per caso” e i più recenti “In nome dell’amore. Le molte forme di un sentimento antico e misterioso” e “Maria. Dal pantano è nato un fiore”, tutti editi da Mondadori.

Dichiarano il Sindaco Maurizio Rasero e l’Assessore alla Cultura Paride Candelaresi: “Quello dei 20 anni è un traguardo tanto importante quanto raro quando si tratta di festival culturali. Passepartout si conferma un appuntamento attesissimo, e necessario, di incontro e confronto, con un occhio di riguardo alla qualità di ospiti e contenuti. Questa edizione porterà nomi eccellenti in tutti i campi, dal giornalismo alla letteratura, passando per musica, sport ed economia, a dimostrazione di come Asti sia ormai tappa obbligata nelle rotte culturali nazionali”.

Così il Direttore Scientifico del festival, Alberto Sinigaglia: “Se Asti Musei, Asti Teatro e Asti Musica sono l’orgoglio della città che merita di essere Capitale italiana della cultura, la Biblioteca Astense ne è il cuore pulsante tutti i giorni, non solo punto di riferimento degli studenti e dei lettori di ogni età. Con Passepartout, che ha fatto nascere e che ha cresciuto, affronta ogni anno temi cruciali, affidandoli ai maggiori esperti. Con il Premio D’Appello, rilanciato proprio da Passepartout, dona ogni anno ad Asti l’incontro con dieci tra i migliori scrittori della nuova produzione letteraria. Per queste ragioni i vent’anni del festival non vanno celebrati con il bilancio di un felice passato, ma con un progetto culturale che rafforzi Asti e le sue giuste aspirazioni”.

Il Presidente della Biblioteca Astense Roberta Bellesini sottolinea: “Il ventesimo anno di Passepartout è un compleanno importante. È un festival che ormai ha tutte le carte in regola per inserirsi a pieno titolo tra i festival di pensiero più importanti in Italia. Ma è soprattutto uno spazio di riflessione, dove abbiamo la certezza di trovare voci che ci aprono prospettive sull’attualità, nel mondo e nel tempo che stiamo percorrendo. In questo ultimo decennio questa necessità è diventata ancora più impellente. Per questo, non va considerato solo come un festival ma come occasione di crescita e confronto per il nostro futuro. Passepartout va preservato negli anni a venire per assicurarci pluralità di pensiero e strumenti che ci consentano di approfondire temi e opinioni”.

Così Alessia Conti, Direttrice della Biblioteca Astense: “Passepartout è simbolo di incontro, proposta che invita al pensiero, al ragionamento e all’esercizio del dubbio. Perché la cultura, nell’ascolto e nel confronto con l’altro aiuta a porci domande, a interrogarci sui temi che permeano la nostra attualità, su come li percepiamo e di fatto, viviamo. Vent’anni che testimoniano un impegno e una dedizione costante, oggi più vivo che mai, come viva è la biblioteca ogni giorno dell’anno. Un impegno dedicato a tutti che in questo 2023 si traduce nel programma e nelle numerose iniziative collaterali proposte, di coinvolgimento e di ricerca”.

Passepartout ha vent’anni.
Ha il suo cuore nella Biblioteca Astense e una storia bellissima: dalle stagioni nelle quali ospitò i più noti scrittori latinoamericani a quella che ha portato e porta ad Asti i nostri maggiori storici, romanzieri, artisti, critici d’arte, economisti, magistrati, scienziati, imprenditori, banchieri. Ormai Passepartout è uno dei più quotati appuntamenti nazionali di cultura, di pensiero e di progetto.
Arrivata tra le finaliste di Capitale Italiana della Cultura 2025, Asti ha dimostrato di possedere energie e idee che potrebbero molto giovare al ritmo e al futuro della città.
Se ne parlerà con i manager Evelina Christillin e Roberto Daneo, e con Donatella Gnetti.

Passepartout ha profumo di donna.
Nell’Italia in cui due giovani donne sono presidente del Consiglio e capo del maggior partito di opposizione cresce il numero di quelle che guidano università, istituti scientifici e aziende. Le calciatrici si sono prese la scena televisiva; le atlete fanno record; nuotatrici, sciatrici, tenniste collezionano medaglie; una direttrice d’orchestra si divide tra il podio e la responsabilità artistica di un grande teatro. Naturale festeggiare le loro conquiste, ragionando però su quelle mancate: parità di diritti, di lavoro, di compensi, di condizioni economiche e sociali che sono tra l’altro le cause della denatalità. E seguendo con attenzione le lotte e le sofferenze che altre donne affrontano in Turchia, in Iran, dove subiscono violenze e arretramenti della loro condizione umana.
In questo solco si inseriscono gli incontri con la direttrice d’orchestra Oksana Lyniv, la calciatrice e allenatrice Carolina Morace, la sociologa Linda Laura Sabbadini, l’atleta e Vicepresidente vicaria del CONI Silvia Salis e la pilota automobilistica Prisca Taruffi.

Passepartout ha odore di guerra.
È un odore tremendo. Nell’Europa da 77 anni in pace pensavamo di avere la pace garantita per sempre. Pensavamo la “guerra fredda” sepolta nella storia, ci interessavamo di conflitti lontani solo se vi cadeva qualcuno dei nostri diplomatici e militari. Ma l’invasione dell’Ucraina è vicina, disastrosa, ci coinvolge umanamente, politicamente, economicamente. Cambia confini, ridiscute alleanze, crea un nuovo disordine mondiale, suscita nuove paure.
Tra storia e futuro se ne parlerà con la giornalista Lucia Annunziata, lo storico Luciano Canfora, l’inviato Rai a Mosca Alessandro Cassieri, Mattia Feltri direttore dell’Huffington Post, il Generale Claudio Graziano, già capo di Stato maggiore della Difesa e Presidente del Comitato militare dell’Unione Europea, Marta Ottaviani inviata della Stampa in Turchia, Angelo Panebianco politologo del Corriere della Sera e il giornalista de Il Giornale Stenio Solinas.

Passepartout osserva la società.
Ne ha scelto alcuni temi cruciali: la Giustizia, la Legalità, la Sanità dopo il Covid, l’Economia, la Denatalità.
Due direttori del Festival dell’Economia di Torino, Pietro Garibaldi e Giorgio Barba Navaretti, appena terminata la manifestazione, riferiranno a Passepartout le ultime analisi sulla crisi economica aggravata dalle tensioni internazionali, dalla crisi energetica, dalla crisi ambientale; le possibili vie d’uscita; le prospettive del Pnrr.
Giancarlo Caselli, affronterà la situazione della giustizia, della legalità, della mafia dopo l’arresto del boss Messina Denaro.
Pif, popolare attore e regista di cinema e tv, ex inviato de “Le Iene”, racconterà come da siciliano ha guardato e guarda la mafia e i suoi capi da Riina a Messina Denaro.
Quando riusciremo ad avere una “sanità giusta”? Che cosa dovrebbe offrire, che cosa dovrebbe garantire lo Stato a tutti i cittadini? Qualità, efficienza, diritto, giustizia: un’idea di sanità pubblica secondo l’ex ministro della Salute e professore di Diritto costituzionale di Diritto pubblico alla Cattolica Renato Balduzzi.
Linda Laura Sabbadini, sociologa molto nota e direttrice dell’Istat, affronta il crescente problema della natalità, sfatando i luoghi comuni, analisi infondate e spiegandone le vere ragioni.

Passepartout ha sete di cultura
Covid, minacce di guerra nucleare, crisi economica, diffondono vecchie e nuove paure, alimentate dai nuovi sistemi di comunicazione e dai loro manovratori.
Il filosofo Roberto Escobar analizza i volti della paura, inquietanti quando usati da chi ne fa strumento, utili se interpretati nel modo giusto.
Lo storico della letteratura Giorgio Ficara il potere, i rapporti di forza sociali, famigliari e politici, in compagnia di due grandi scrittori: Italo Calvino, del quale ricorre il centenario della nascita e Alessandro Manzoni, del quale ricorrono i 150 anni della morte.
Due figure internazionali, Carlo Ginzburg e il Cardinale Gianfranco Ravasi, hanno scelto di portare a Passepartout due grandi temi: la libertà e l’umanesimo. La lezione dell’ex ministro della Cultura del Vaticano è dedicata alla memoria del biblista astigiano Paolo De Benedetti. Dell’esperienza di Nova Gorica e Gorizia insieme capitali europee della cultura parlerà il Sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna. Il Prof. Fabrizio Rufo insegnante di Bioetica alla Sapienza tratterà di scienza e democrazia, il filosofo Stefano Zecchi di come la bellezza può essere fondamento del conoscere e dell’agire.

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