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Le immagini sono relative alle edizioni 2011 e 2012
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La Stampa

Data: 09-06-2023
Domenica 11 giugno grazie a C.A.M.E.A. una Lancia Aprilia 1500 in mostra a Passepartout

In occasione dell’incontro con la pilota Prisca Taruffi “La signora Millemiglia” previsto per domenica 11 giugno alle ore 11 al Palco 19 nell’ambito del festival Passepartout, di fronte all’ingresso del Palco 19 in via Ospedale verrà esposta una auto Lancia Aprilia 1500 (1937-1949), grazie alla collaborazione di C.A.M.E.A. - Club Auto e Moto d'Epoca Astigiano.

Viene definito l'ultimo capolavoro di Vincenzo lancia in quanto il famoso costruttore dopo aver coordinato la progettazione e voluto le solite caratteristiche di esclusività che contraddistinguevano le sue vetture, aver guidato i primi prototipi morì prima che le vetture uscissero dalla catena di montaggio. La linea fortemente aerodinamica studiata al Politecnico di Torino presenta un coefficiente aerodinamico CX da record tanto che vetture costruite negli anni '70 (la Renault 5 o la Golf ad esempio) non lo hanno eguagliato.
Il motore della prima serie presenta 4 cilindri a V stretto e cilindrata di 1350 cm^3. La cilindrata verrà portata a 1500 cm^3 dal 1939.
Come tutte le vetture Lancia è coperta da parecchi brevetti e molti sono gli aneddoti che si raccontano sulla vettura. Ad esempio si racconta che alla sua presentazione al Salone di Parigi il famoso costruttore Henry Ford si fece chiudere dentro per andare a curiosare le soluzioni tecniche adottate e quando venne scoperto dalle guardie, mentre lo scortavano fuori disse che l'Aprilia era l'unica auto per la quale valesse la pena di fare una figuraccia come quella che si era appena fatto.
L'Aprilia dopo la sua presentazione non tarda a farsi valere sulle strade tant'è che parecchi piloti famosi o privati la conducono in gara ottenendo importanti successi tanto che per un buon periodo di tempo non avrà rivali nella classe 1500.
L'esemplare che viene esposto, di proprietà di un socio del C.A.M.E.A. - Club Auto e Moto d'Epoca Astigiano, è stato di proprietà di un noto corridore di origini astigiane Luigi Valenzano detto Gino.
Gino nacque ad Asti nel 1920 (era nipote del Maresciallo Badoglio) e dopo alcune vicissitudini tra le quali l'essere sopravvissuto al campo di sterminio di Mauthausen da sfogo alla sua passione per i motori e divenne pilota delle scuderie Nardi, Abarth, Lancia e Maserati.
Si confrontò con i migliori piloti del momento: Ascari, Taruffi, Villoresi, Fangio e Castellotti confrontandosi con loro alla 24 ore di Le Mans, la coppa d'oro delle Dolomiti, il giro di Sicilia, la Targa Florio e anche la Mille Miglia.
Nel 1949 conquistò la vittoria di classe alla Mille Miglia in coppia con il navigatore Segre con una Fiat 1100. Sempre nel 1949 corse alcune gare con la Lancia Aprilia che viene esposta a Passepartout.
Nel 1954 con la Lancia D 24 partecipò nuovamente alla Mille Miglia ma fu protagonista di un terribile incidente.
Nel 1955 in seguito al tragico incidente alla Coppa d'Oro delle Dolomiti in cui perì il fratello Piero si ritirò definitivamente dalle corse.
Partecipò in seguito a varie rievocazioni storiche. È scomparso nel 2011.

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