Passepartout Festival - 6° edizione - 9 .. 14 giugno 2009 - cortile di Palazzo Alfieri, Asti - "1929: la grande crisi"
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passepartout 2009
9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 giugno 2009  

Data: 06-05-2009

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Il porto delle nebbie
IL CINEMA AL TEMPO DELLA CRISI


In attesa e come preparazione al festival Passepartout ( 9-14 giugno 2009 ) che avrà come tema la grande crisi del 1929, fino al 27 maggio in Sala Pastrone ogni mercoledì sera alle 19.30 per 10 incontri verrà proposta la visione di un film del 1929 o sul 1929, secondo una scelta operata da esperti che cureranno anche la presentazione delle pellicole.

Il prossimo appuntamento sarà il 6 maggio con Il porto delle nebbie

Regia di Marcel Carné. Presenta Aris D’Anelli

Il porto delle nebbie Titolo Originale: QUAI DES BRUMES

Regia: Marcel Carné

Interpreti: Jean Gabin, Michèle Morgan, Michel Simon, Pierre Brasseur

Durata: h 1.29

Nazionalità: Francia 1938

Genere: drammatico

Trama

Jean, che si è appena congedato dalle truppe coloniali, incontra a Le Havre Nelly che vive, terrorizzata, con un losco tutore, il quale le ha ucciso il fidanzato. Jean e Nelly cercano di fuggire insieme, ma l'uomo è costretto a uccidere il tutore ed è lui stesso ucciso da un gangster che si vendica così per una dura lezione subita in precedenza da Jean.

Marcel Carné (Parigi, 18 agosto 1906 – 31 ottobre 1996) è stato un regista e sceneggiatore francese fra i più celebri del suo tempo.

Nel 1936, grazie all'aiuto di Feyder, Carné e riuscì a realizzare il suo primo film, Jenny ed è in questo periodo che conosce Jacques Prévert, lo sceneggiatore che contribuì a costruire la sua fortuna.

La coppia Carné-Prévert, già con il primo film Lo strano dramma del dottor Molyneux, dimostrò subito un notevole affiatamento che divenne, via via, sempre più forte.

Il porto delle nebbie (Le quai des brumes) girato nel 1938 segna un risultato importante della loro collaborazione. Il film ebbe grande successo grazie alla abilità di Carné nella rappresentazione degli esterni e nella direzione degli attori (notevoli le interpretazioni di Jean Gabin e Michèle Morgan) e al grande talento di Prévert che riuscì ad amalgamare alcuni dei temi tardo-surrealisti, tipici della sua poesia, con una leggera inquietudine alla quale è dovuto certamente il fascino del film.

Al termine della proiezione verrà offerto un rinfresco

L’entrata è libera e tutti sono invitati